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Cronaca

Fuga spericolata nel cuore della città: arrestato

I Carabinieri hanno arrestato Antonio Castelluzzo, leccese di 34 anni dopo un lungo inseguimento seguito alla spericolata fuga inscenata nel cuore della città.

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I Carabinieri hanno arrestato Antonio Castelluzzo, leccese di 34 anni, già noto alle Forze di policia, a conclusione di una spericolata fuga inscenata nel cuore della città. I reati contestati sono quelli di resistenza a Pubblico Ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e guida senza patente; segnalata anche la violazione delle prescrizioni relative all’affidamento in prova ai servizi sociali, provvedimento alternativo alla detenzione ottenuto non molto tempo fa dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce, per buona condotta. Castelluzzo, alla guida di uno scooter Beverly 500, con a bordo un secondo passeggero, percorrendo viale Gallipoli, alle ore 2 di notte, alla vista della gazzella dei carabiieri, ha repentinamente svoltato verso viale dell’Università e, per evitare il controllo, è fuggito a forte velocità. Superato l’incrocio semaforico di via Pozzuolo, con il rosso, si è diretto verso viale Calasso, piazza Bastioni e poi in via Adriatica, fino quando non ha svoltato in via Sesia. Qui, giunto all’incrocio con via Comi, sempre braccato dai Carabinieri, ha tentato l’ultima disperata manovra, invertendo la marcia per immettersi in via Pagano, dove è stato bloccato. Non pago dell’azione, non appena il capo-equipaggio ha aperto la portiera dell’auto per procedere al controllo, Castelluzzo ha di nuovo ripreso la fuga, urtando volontariamente contro la portiera dell’autovettura militare, e solo la pronta reazione ha evitato che al che stava scendendo dal mezzo, fossero provocate lesioni alle gambe. Castelluzzo ha così abbandonato lo scooter ed il compagno di viaggio proseguendo la fuga a piedi che, però, non è durata molto perché ci ha pensato il carabiniere autista ad inseguirlo e bloccarlo. Durante quest’ultima fuga a piedi, Castelluzzo ha lanciato, tra il terreno incolto un pacchetto di sigarette che, una volta recuperato, si è scoperto contenere due dosi di cocaina, per circa un grammo, mentre nelle tasche del fuggitivo sono stati trovati 310 euro, provento dell’attività di spaccio. Il tutto è stato sequestrato, mentre Castelluzzo, dichiarato in stato di arresto è stato accompagnato in carcere.

Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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