News & Salento
“Da quale pulpito…”: Coppola replica all’opposizione
Il sindaco di Tricase, Antonio Coppola replica in maniera decisa ai Consiglieri di minoranza in merito alla nomina di un nuovo Responsabile del Settore Servizi Socio-Culturali e Turistici
Il sindaco di Tricase, Antonio Coppola, replica in maniera decisa ai Consiglieri di minoranza in merito alla nomina di un nuovo Responsabile del Settore Servizi Socio-Culturali e Turistici che a loro dire avrebbe comportato “un aggravio di €.25.000 annui per le casse comunali”.
“Il sindaco Musarò, quando assessore al ramo era Nunzio Dell’Abate”, esordisce Coppola, “diede l’incarico dei servizi socio – culturali e turistici ad un altro funzionario funzionario che, tra l’altro, mai si era occupato di quel servizio. Arrivato quel funzionario alla pensione, l’incarico fu affidato ad altro funzionario, sempre dal sindaco Musarò e sempre a persona che mai si era occupata di quei servizi. Caduta l’Amministrazione l’incarico fu confermato dal commissario straordinario dott. Aprea allo stesso funzionario fino al giorno della sua pensione, il 4 maggio 2012. Sì, leggete bene: 4 maggio 2012. Il 6 e 7 maggio 2012 si sarebbe votato. Come abbiamo detto altre volte”, affonda Coppola, “la lancetta dell’orologio di Dell’Abate, e dei suoi amici di minoranza si è fermata a qualche giorno prima delle elezioni. Fatevene una ragione: non vi sono possibilità, in questo giro, che voi vinciate. Le elezioni ci sono già state, non siamo più in campagna elettorale. Il commissario Aprea che, invece, era ben conscio che il tempo sarebbe passato, decise che non sarebbe stato opportuno, per soli 3 giorni, affidare incarico ad altri funzionari. Proprio per risparmiare sui costi”, spiega il primo cittadino, “ho chiesto alla vicesegretaria del comune di Tricase di accollarsi anche l’onere di segretario generale del comune per 4 giorni a settimana, in modo da nominare un segretario generale esterno, come impone la legge, per soli 2 giorni a settimana. Il vicesegretario ha accettato ma è evidente che non possa svolgere le funzioni di segretario generale, vice segretario, responsabile del personale ed anche responsabile dei servizi sociali, turistici e culturali. Per quanto brava e capace sarebbe chiederle troppo. Un altro capo settore costa poco più di € 13.000 (e non 25.000 come erroneamente scritto), 4 giorni di segretario generale in meno a settimana significano un risparmio di circa € 60.000 all’anno. Risultato: un risparmio complessivo di oltre € 40.000 l’anno. Cosa faceva la precedente amministrazione? Continuava a tenere non solo il capo settore dei servizi socio – culturali e turistici ma anche il Segretario Generale per 6 giorni a settimana (costo € 90.000 all’anno) e gli regalava anche, nonostante non fosse più possibile, l’indennità di direttore generale per circa € 30.000 l’anno. Chi sprecava allora? Di quelle scelte”, conclude il sindaco Coppola, “erano complici e consapevoli anche alcuni firmatari della nota. Piccole bugie di chi non ha memoria, voglio sperare. Sarebbe più grave vi fosse malafede!”.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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