News & Salento
Lisi e Gaetani: “Il 10 febbraio si rinnova il Giorno del Ricordo”
Dichiara il parlamentare leccese Ugo Lisi: “Un’iniziativa nata con lo scopo di fare luce su una storia per anni sottaciuta: quella delle vittime delle foibe.
Dichiara il parlamentare leccese Ugo Lisi: “Un’iniziativa nata con lo scopo di fare luce su una storia per anni sottaciuta: quella delle vittime delle foibe. Mi riferisco al “Giorno del Ricordo”, una ricorrenza che commemora una tragedia di cui sono state vittima le popolazioni italiane del confine orientale al termine della Seconda Guerra Mondiale e, sulla quale, per anni è calato un velo di omertoso silenzio al punto che, i nostri giovani, per troppo tempo, non ne sono mai venuti a conoscenza. Quelle vittime sono state doppiamente martiri: vittime della violenza subita e vittime, purtroppo, anche della storia che ha preferito tacere. Le vittime delle foibe sono state anche e soprattutto martiri del silenzio, dunque, della volontà di non raccontare tutta la storia con tutte le sue atroci realtà. Grazie all’istituzione della ricorrenza del 10 febbraio, finalmente, tutti adesso sono nella condizioni di conoscere e di sapere quella che è stata l’immane tragedia delle Foibe. Finalmente si racconta questo pezzo storia in tutta la sua tragicità, quella di decine di migliaia di italiani di Istria, Fiume e Dalmazia che furono costretti a fuggire dalla ferocia e dalla pulizia etnica dei partigiani comunisti del maresciallo Tito e furono lanciati vivi o morti nelle cavità carsiche. In ultimo mi preme sottolineare, l’enorme importanza che questa ricorrenza ha assunto anche sul territorio salentino, grazie ad iniziative dall’alto profilo a cui le amministrazioni comunali, le associazioni e, soprattutto, tantissimi giovani, danno vita per consegnare a quelle persone un doveroso e necessario momento di riflessione”.
Pasquale Gaetani, assessore al Patrimonio della Provincia di Lecce
“Anche quest’anno, come accade dal 2005, grazie alla legge 92 del 2004, fortemente voluta dal Governo Berlusconi, si rinnova la celebrazione del “Giorno del Ricordo”, ricorrenza istituita per conservare la memoria della tragedia delle vittime delle Foibe. Un modo grazie al quale, gli Italiani, possono finalmente confrontarsi con un pezzo della nostra storia, per troppo tempo, volutamente e colpevolmente sottaciuto. I giovani, soprattutto loro, hanno il diritto di essere portati a conoscenza per non dimenticare. È doveroso che i nostri ragazzi abbiano cognizione di questa pagina dolorosa per troppi anni rimasta sconosciuta, anche se, molto spesso, sono fortemente colpito da come essi, il 10 di febbraio, diano vita a tutta una serie di toccanti e significative iniziative per fare sì che rimanga sempre impresso nella nostra memoria un frammento disonorevole della storia d’Italia. Certe date devono essere obbligatoriamente segnate nella coscienza civica di ciascuno di noi. Auspico che la memoria di quel martirio vile che subirono tanti innocenti cittadini italiani sia resa sempre attuale e viva nei nostri cuori”.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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