News & Salento
La GdF rintraccia peschereccio con circa 60 clandestini
Nel pomeriggio odierno, a conclusione di un’operazione del Gruppo Aeronavale di Taranto, è stato rintracciato nelle acque del Golfo di Taranto, a circa 30 miglia da Gallipoli
Nel pomeriggio odierno, a conclusione di un’operazione del Gruppo Aeronavale di Taranto, è stato rintracciato nelle acque del Golfo di Taranto, a circa 30 miglia da Gallipoli, un peschereccio presumibilmente egiziano recante a bordo una sessantina di cittadini extracomunitari la cui nazionalità è ancora da accertare. L’attività di servizio, anche in questo caso, è stata svolta nell’ambito dell’operazione congiunta “AENEAS 2011”, condotta sotto l’egida dell’Agenzia Europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (FRONTEX), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della Guardia di Finanza e di altri paesi europei, coordinati operativamente dal Gruppo Aeronavale di Taranto, al fine di contrastare i flussi migratori clandestini diretti verso il litorale pugliese e calabrese. L’attività ha avuto inizio nella notte, quando un aereo della Guardia Costiera islandese, rischierato per l’operazione AENEAS, in attività di ricognizione sul Mar Ionio, ha avvistato a circa 80 miglia di distanza dalle coste italiane il peschereccio, che navigava con rotta verso Santa Maria di Leuca. Lo stesso è stato monitorato e quindi successivamente abbordato in acque nazionali per l’esecuzione dei controlli di rito; questi hanno consentito di accertare la presenza a bordo dei clandestini. I Finanzieri di mare hanno quindi preso il controllo dell’imbarcazione, bloccato i membri dell’equipaggio e si sono assicurati delle buone condizioni di salute dei clandestini trasportati.
Appuntamenti
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Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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