News & Salento
La GdF sequestra una villa abusiva e tre videopoker
Ennesimo abuso edilizio: in un paese del basso Salento i Finanzieri della Tenenza di Casarano hanno apposto i sigilli ad una villa abusiva, quasi ultimata, che si trova
Ennesimo abuso edilizio: in un paese del basso Salento i Finanzieri della Tenenza di Casarano hanno apposto i sigilli ad una villa abusiva, quasi ultimata, che si trova su un’area di circa 3mila mq. I successivi approfondimenti eseguiti dai Finanzieri presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Competenza, hanno permesso di appurare che per lo stesso fabbricato non era mai stata richiesta ovvero rilasciata alcuna autorizzazione. Infatti, il proprietario ha realizzato un fabbricato completamente abusivo, per un totale complessivo di circa 130 mq. L’intera struttura, completamente immersa nel verde in una delle più belle e suggestive zone del Salento, risulta occultata da un imponente e pregevole muro di cinta dell’altezza di circa 3 metri. L’intero corpo di fabbricato, realizzato in forma totalmente abusiva, è stato sottoposto a sequestro dai Finanzieri attraverso l’apposizione dei relativi sigilli ed il proprietario, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per violazione delle norme in materia edilizia.
I Finanzieri della Tenenza di Tricase hanno sequestrato tre videogiochi tipo “Poker” non conformi alle caratteristiche di legge. Gli apparecchi in questione, infatti, contenevano all’interno un dispositivo elettronico, attivabile attraverso una combinazione di tasti, che garantiva le vincite non in funzione dell’abilità del giocatore bensì con una casualità già predeterminata elettronicamente, quindi illegale. A tale proposito, bisogna ricordare che gli apparecchi sprovvisti di collegamento in rete con l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, oltre a non poter elargire vincite in denaro, non devono presentare alcun elemento aleatorio nella giocata. Le difficoltà del gioco, quindi, anche in presenza di componenti di casualità, devono poter essere superate esclusivamente dall’abilità del giocatore. Pertanto, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro i tre videopoker e segnalato all’Autorità Giudiziaria i responsabili.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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