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La lingua parlata e i dialetti di Puglia
Nella Mediateca dell’Università del Salento si è insediato il Laboratorio Nazionale di Lingua Italiana Parlata, che sta conducendo un’innovativa ricerca linguistica
Nella Mediateca dell’Università del Salento si è insediato il Laboratorio Nazionale di Lingua Italiana Parlata, che sta conducendo un’innovativa ricerca linguistica, cofinanziata dalla Regione Puglia e patrocinata dalla Provincia di Lecce. La ricerca, promossa dal regista Pascal Pezzuto e coordinata a livello scientifico dalla professoressa Annaluisa Rubano, docente di Scienze del Linguaggio presso l’Università di Bari, è intitolata “La Lingua di Dante e i Dialetti di Puglia”: ciò che più colpisce in questa ricerca è che per costruire una lingua “standard” i ricercatori partono dai dialetti del Salento che, secondo il loro punto di vista, sarebbero vicinissimi al latino e ricchi di connessioni fonetiche con la lingua italiana parlata. Parallelamente a quella linguistica, è stata svolta un’indagine storica e letteraria, che mira a riscoprire l’antica Abbazia di S. Nicola di Casole (1098-1099), nei pressi di Otranto, la cui scuola era collegata con quella siciliana e che aveva il vanto di essere la prima Università d’Europa, forse visitata persino da Dante Alighieri. Quest’ultima ricerca è condotta da Emilio Filieri, docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Bari. Proprio nell’ottica di meglio veicolare il messaggio della ricerca, sono stati organizzati degli eventi collaterali che si svolgeranno all’interno della Mediateca dell’Università del Salento, in via di Valesio a Lecce (nei pressi del Convento degli Olivetani), che prenderanno il via lunedì 26 settembre, alle ore 10.30, con la presentazione del progetto e l’inaugurazione della mostra di Vanni Rinaldi “Inferno, Purgatorio e Paradiso danteschi”. Al momento inaugurale interverrà il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. Gli incontri proseguiranno nel pomeriggio (ore 17) con la conferenza-dibattito sul tema “La Costituzione Repubblicana non contempla la Lingua Italiana”, con la partecipazione di Aldo Giovanni Ricci, docente di Storia Contemporanea e Carlo Ciardo, dottore di ricerca presso l’Università del Salento.
Martedì 27 settembre, alle ore 10, in programma una conferenza-dibattito sul tema “L’Abbazia di Casole (Otranto) e la nascita del Volgare”, con la partecipazione del presidente della Provincia Antonio Gabellone, di Gennaro Colacicco, direttore della Mediateca, di Emilio Filieri e Francesco Danieli, storici. Alle ore 17, inizio dello stage “La Lingua Parlata?” curato da Pascal Pezzato con la collaborazione di Annaluisa Rubano.
Da mercoledì 28 e sino a venerdì 30, a partire dalle ore 17, proseguimento e termine dello stage con i dibattiti moderati dall’avvocato Vincenzo Parato e dal giornalista Mauro Bortone. Ulteriori informazioni potranno essere fornite dalla società Khàrisma, che organizza la ricerca e gli eventi, contattando i numeri 0832/784879 – 339/3338061 o all’indirizzo di posta elettronica kharismaproduction@libero.it.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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