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Lecce: alle Officine Cantelmo Brunori Sas e Dente
Il 21 ed il 28 gennaio prosegue “Verso Sud”, il progetto promosso da Coolclub, Lecce Città Universitaria, Artimedia e ExFadda e sostenuto da Puglia Sounds –
Il 21 ed il 28 gennaio prosegue “Verso Sud”, il progetto promosso da Coolclub, Lecce Città Universitaria, Artimedia e ExFadda e sostenuto da Puglia Sounds – PO FESR Puglia 2007-2013 Asse IV. Sabato 21 (ore 22.00 – ingresso 10 euro, ridotto 8 euro) le Officine Cantelmo di Lecce ospitano Brunori Sas. A due anni esatti dal pluripremiato Vol. 1 (Premio Ciampi 2009 come miglior esordio, Targa Tenco 2010 come miglior esordiente), Dario Brunori torna con Vol. 2: Poveri cristi. Con Vol.1, Brunori era riuscito a fissare nell’immaginario collettivo il suo universo personale. In Vol. 2 si lascia alle spalle la nostalgia e affronta di petto il presente, spostando lo sguardo sulle storie di vita altrui. I suoi Poveri cristi sono persone normali che compiono imprese normali, non giudicati dall’alto ma descritti con una pietas e una simpatia (nel senso greco di “soffrire insieme”) che fanno di Brunori stesso un povero cristo. I quasi due anni di tour regalano al nuovo disco una struttura più articolata (complice l’intervento della band e l’ospitata degli amici Dente e Dimartino); la scrittura è insieme amara e speranzosa, solo apparentemente tragica, quasi grottesca ma sempre estremamente realistica. La forma canzone è melodica e leggera, all’italiana. In Vol. 2 si ritrovano i temi della poetica brunoriana: l’attenzione per i piccoli gesti, la religione cattolica, il realismo evocativo, il nazional-popolare affrontato con affetto e misericordia, la precarietà emotiva della nuova generazione. Ma l’iperrealismo popolare fatto di istantanee si arricchisce di una scrittura sempre più matura e corposa, conservando un linguaggio sobrio e spietato, tipico di un cronista lucido e innamorato. L’album è stato quasi interamente realizzato dallo stesso Brunori (coadiuvato da fedeli collaboratori) nel suo studio sulle colline fuori Cosenza.
Sabato 28 (ore 22.00 – ingresso 10 euro, ridotto 8 euro) sempre alle Officine Cantelmo torna a Lecce Dente. Tra i tratti distintivi dell’etereo artista emiliano c’è da sempre la passione per i giochi di parole, i calembour ironici, le suggestioni agrodolci. Tanto che anche le date di pubblicazione dei suoi album sono scelte con una particolare attenzione: se “L’amore non è bello” era nato il giorno di San Valentino del 2009, questa volta Dente sceglie un tratto grafico a sottolineare il richiamo tra il giorno di uscita e il titolo dell’album. “Io tra di noi” è il quinto album di Dente, autore dalla sensibilità d’impatto immediato che ha conquistato in questi anni i cuori e le menti di molti anche fuori dall’ambito della musica indipendente. In queste 12 nuove tracce troviamo ancora una volta riflessioni in punta di penna sui sentimenti e le relazioni, figure femminili e scambi amorosi lontani dai cliché. E’ questa la materia protagonista di un mondo intimo che si mostra in chiaroscuro, accennata in sillabe che risuonano tra rotondi incastri strumentali, celebrata da aperture sinfoniche che svelano incantevoli affacci su luoghi perduti. Canzoni come episodi vivi in cui assaporare piccole verità che mischiano profondità e leggerezza, giochi di suoni e parole che accolgono la bellezza amara delle nostre esistenze con l’arma dell’ironia, brani che ci portano in un delicato ma intenso viaggio nella sensibilità e intelligenza dell’autore. “Io tra di noi” arriva dopo ben due anni di concerti con una band fissa che, per Dente abituato sin dall’inizio a trovare le atmosfere giuste nell’assetto chitarra e voce, equivale ad una significativa crescita dal punto di vista compositivo, vocale e strumentale, crescita sviluppata anche grazie alla prima collaborazione con un produttore in studio. Infatti in fase di registrazione a sostenere il lavoro di Dente, della sua affiatata band e degli ospiti c’era la figura discreta ma sicura di Tommaso Colliva (Calibro 35, Marta sui Tubi, Muse, Franz Ferdinand e altri). Insieme al cantautore fidentino hanno suonato nel disco Sig.Solo (pianoforte e organi), Gianluca Gambini (batteria), Nicola Faimali (basso e contrabbasso), Enrico Gabrielli (sax e flauto), Rodrigo D’Erasmo (violino), Daniela Savoldi (violoncello), Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone), Domenico Mamone (sax baritono), Daniel Plentz (percussioni). Gli arrangiamenti degli archi sono stati curati da Massimo Martellotta, quelli dei fiati da Enrico Gabrielli.
Nei mesi successivi il festival ospiterà Bobo Rondelli (10 febbraio a Conversano e 11 febbraio a Lecce), Flavio Boltro (24 febbraio a Conversano), Daniele Silvestri (10 marzo a Trepuzzi), Omar Pedrini in un interessante progetto con Raffaele Casarano e Marco Bardoscia (16 marzo a Conversano), Aucan (16 marzo a Lecce), Calibro 35 (23 marzo a Conversano e 24 marzo a Lecce), The Zen Circus (5 aprile a Lecce), Mimmo Epifani & Friends (9 aprile a San Vito dei Normanni), Teatro degli Orrori (19 aprile a Trepuzzi), le selezioni provinciali e regionali di Italia Wave Band. Nutrita anche la pattuglia pugliese con Erica Mou (20 e 21 aprile a Lecce e Conversano), Lucia Manca (3 aprile a Lecce), Carolina Bubbico e Tobia Lamare & The Sellers (date ancora da definire, a Lecce) e Rivolta Records Nigth con Playontape e Metropolitan (4 maggio a Lecce).
Appuntamenti
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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