News & Salento
Melissano, piattaforma intermodale: la rabbia del Sindaco
Il sindaco di Melissano Roberto Falconieri “non potendone più” dei ritardi nella realizzazione della piattaforma intermodale ha preso carta e penna e scritto una lettera indirizzata a: presidente della Regione Nicki Vendola; assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e mobilità – Infrastrutture strategiche, Sistema Integrato dei Trasporti, Programmazione Vie di comunicazione, Guglielmo Minervini; vice presidente Loredana Capone; Direzione Regionale delle Ferrovie Sud-Est; presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone; Presidente di Area Vasta Sud Salento, Antonio Fitto; al sindaco di Casarano, Comune Capofila di Area Vasta Sud Salento, Gianni Stefàno; al presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete; al presidente di Confindustria, Piernicola Leone De Castris e al Prefetto della provincia di Lecce, Giuliana Perrotta.
“L’auspicio coltivato in questi mesi trascorsi”, scrive Falconieri, “era quello che le Istituzioni preposte raccogliessero l’invito, più volte manifestato come Amministrazione Comunale, di riprendere in modo deciso e risoluto la discussione e, soprattutto, il completamento dei lavori della ‘Piattaforma Logistica Intermodale di Melissano’. In assenza di pronunciamenti significativi e concreti, ben venga quindi, l’intervento dell’autorità investigativa che ha richiamato all’attenzione delle Istituzioni la gravità di una situazione che potrebbe configurarsi come elemento di spreco di risorse pubbliche, di inefficienza ed inadeguatezza delle Istituzioni e dei loro rappresentanti, con grave ricaduta negativa sul territorio del basso Salento. L’opera di cui trattasi, già finanziata con il primo stralcio di € 2.800.000,00 nell’ambito del PIT 9, è di grande utilità e, per alcuni versi, determinante per offrire un valido sostegno agli insediamenti produttivi del Basso Salento in particolare, cercando di colmare un deficit strutturale e sviluppando la logistica integrata e il trasporto intermodale. Quale amministratore pubblico non potevo restare inerte di fronte a “disattenzioni”, “amnesie” e “sottovalutazioni” da parte di chi aveva intrapreso una valida iniziativa indispensabile per un vasto territorio a supporto delle imprese locali del manifatturiero, dell’industria e dell’agricoltura e dei servizi. Non tanto e non solo per sventare l’ennesima “cattedrale nel deserto” o, peggio, l’ennesima “incompiuta”, ma soprattutto perché tale infrastruttura riveste un carattere altamente strategico, forse l’unico, nell’ambito di Area Vasta Sud Salento, così come riportato nello stesso Piano Strategico che prevede altri finanziamenti per il completamento della Piattaforma, tali da avere una struttura adeguata e ottimale per la movimentazione delle merci prodotte”.
“Ero e resto profondamente convinto”, continua il primo cittadino, “dell’utilità e dell’efficacia di tale investimento, finalizzato ad esaudire la domanda di trasporto dei prodotti ottenuti dalle lavorazioni locali e ad una riduzione dell’impatto ambientale, attualmente essenzialmente centrato sul trasporto su gomma, individuando nell’intermodalità la vera “chiave di volta” per raggiungere i mercati, nonché “volano” per lo sviluppo dell’intero apparato socio-economico-produttivo. Diversi e tutti importanti sono gli obiettivi da conseguire quali, per esempio, l’incremento della competitività del sistema produttivo locale e la creazione di nuova occupazione, anche con l’impiego di professionalità specifiche.
“Ad ogni buon fine”, conclude il Sindaco di Melissano, “vi invito a coinvolgere questo Ente in maniera completa e costante come interlocutore al tavolo del negoziato istituzionale Area Vasta – Autorità di Gestione Regionale, non ritenendo in alcun modo ammissibile ogni ritardo e non potendo correre il rischio di trovarsi un’opera infrastrutturale grande quanto incompiuta”.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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