News & Salento
Possesso e spaccio di droga: un arresto a Squinzano
Sorpreso una prima volta quasi con le mani nella marmellata, se l’era cavata con una segnalazione amministrativa per uso personale di sostanza stupefacente, quella
Sorpreso una prima volta quasi con le mani nella marmellata, se l’era cavata con una segnalazione amministrativa per uso personale di sostanza stupefacente, quella che in gergo giudiziario chiamano “art. 75”. Rilasciato dopo gli accertamenti di rito e un’oretta di fermo, però, Cosimo De Luca, 25enne originario di San Pietro Vernotico (Br) con precedenti di polizia per furto e armi, non ci ha messo molto a fare spallucce per l’accaduto. E a provare a spacciare qualche grammo di cocaina. Il guaio, per lui, è che i Carabinieri della Stazione di Squinzano, gli stessi che gli avevano appena fatto la contestazione amministrativa, si aspettavano un simile comportamento. E hanno atteso il loro “cliente” al varco, sorprendendolo senza neanche dover attendere molto. Tutto ha avuto inizio intorno alla mezzanotte di oggi, allorché una pattuglia di militari stava transitando in via Tobagi, nella prima periferia di Squinzano. Gli uomini in divisa hanno adocchiato proprio il De Luca in compagnia di un altro giovane noto in quanto assuntore di droga ed è scattato inevitabile il controllo: negativa la ricerca sulle persone ma positiva quella nell’area circostante, visto che proprio accanto ai giovani è stato trovato un involucro contenente quasi 4 grammi di marijuana. A quel punto i due si sono dichiarati assuntori di quello stupefacente e sono stati accompagnati in caserma per i provvedimenti conseguenti. Un’ora di sosta, la contestazione e il sequestro amministrativo della sostanza, ed ecco che De Luca è stato rilasciato. Fra lui e l’attività di spaccio c’è stato un intervallo durato giusto il tempo di tornare in via Tobagi; non immaginava, però, che gli stessi Carabinieri che lo avevano inizialmente fermato ne avessero ampiamente intuito le intenzioni e si fossero perciò appostati nelle vicinanze, seguendo in presa diretta una trattativa. De Luca, che aveva nascosto ad arte delle dosi di droga negli anfratti di un vicino muretto, vi ha indirizzato un “cliente”, anch’egli noto alla Stazione Carabinieri di Squinzano. Qualche secondo di attesa e gli investigatori hanno bloccato entrambi: il cliente (che aveva tentato inutilmente di sbarazzarsi di quasi 3 grammi di cocaina) e il venditore, trovato con oltre 750 euro addosso. Nessun margine di errore, lo spaccio di sostanza stupefacente è stato perfettamente configurabile. E di tale opinione è stato anche il Il PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott. Guglielmo Cataldi, che ha disposto l’arresto in flagranza e la traduzione di DE LUCA presso la casa circondariale di Lecce Borgo S. Nicola. Sequestrati, invece, i 4 grammi di cocaina e il denaro, ritenuto provento di spaccio.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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