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Primarie: con chi va il PD?

E loro chi votano? Abbiamo chiesto ai rappresentanti più autorevoli del PD locale qual è il loro orientamento tra Pierluigi Bersani, Matteo Renzi e Laura Puppato e il perché della loro preferenza

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di Giuseppe Cerfeda


E loro chi votano? Abbiamo chiesto ai rappresentanti più autorevoli del PD locale qual è il loro orientamento tra Pierluigi Bersani, Matteo Renzi e Laura Puppato e il perché della loro preferenza



Sergio Blasi: “Si a Bersani, no ai… supereroi”


Le primarie, soprattutto per come vengono svolte da noi, sono sempre uno strumento ambiguo e portatore in potenza di mille distorsioni. Ma qui siamo di fronte ad una sfida decisiva. Abbiamo l’opportunità di archiviare definitivamente il modello anti-politico e leaderista. Quel modello che tanto danno ha procurato al Paese negli ultimi vent’anni e che ha messo radici anche nel campo della sinistra. Abbiamo da un lato due “individui”, che si ripropongono stancamente nel ruolo di supereroi in grado di “salvare il mondo”, dall’altro chi promette di restituire lo scettro ad una comunità fatta di persone in carne ed ossa, di riportare il potere e la politica dentro una storia collettiva. Di popolo, ma aliena al populismo. Per questo è necessario dare forza a Bersani. Non a lui, personalmente, ma all’idea di politica che egli incarna. Su questo è necessaria una presa di coscienza da parte di tutti coloro che sostengono un’idea di riscatto dei deboli. Anche di coloro che non si identificano nel Pd e ne trovano timida la piattaforma programmatica, reclamando maggiore coraggio e radicalità. Qui è in gioco la ricostruzione della comunità politica della sinistra, anche di quella che travalica il recinto della coalizione impegnata nelle primarie. Se la sinistra non torna a riconoscersi in una soggettività larga e di ampio respiro, sarà difficile per chiunque coltivare aspirazioni di cambiamento o anche solo trovare un luogo nel quale esprimerle e discuterle collettivamente. Questa è oggi la partita. Al Sud più che altrove.


Sergio Blasi (Segretario Regionale PD Puglia)


Teresa Bellanova: “Solo Bersani può guidare il Paese verso il rilancio”


Tra Renzi, Bersani, Puppato, Vendola e Tabacci, scelgo Pierluigi Bersani! Perché? Lo conosco da tempo, l’ho visto operare da Ministro dello Sviluppo Economico, con il Governo Prodi, sempre con serietà, competenza e rigore. Con Pierluigi Bersani abbiamo condiviso un percorso politico attivo, dentro e fuori il Parlamento. Abbiamo affrontato la crisi economica, seppur prima dai banchi dell’opposizione con il Governo Berlusconi, abbiamo battagliato senza mai arrenderci per far capire che si stava portando il Paese sulla strada sbagliata. Bersani, una volta decretato il fallimento di Berlusconi, avrebbe potuto mettere dinanzi a tutti se stesso ed decidere di andare alle elezioni anticipate. Ma da persona seria qual è ha pensato prima all’Italia e lealmente, condividendo la sua riflessione con il partito, ha ritenuto utile affidare temporaneamente il Governo del Paese ai tecnici. Ciò, però, non ha voluto dire arretrare sui principi che da sempre si caratterizzano come valori fondanti del nostro agire, uno su tutti la richiesta di equità. Ed infatti, con Pierluigi abbiamo continuato a camminare tra le persone, per le strade e nelle fabbriche, per raccogliere le istanze dei ceti più deboli ed affermare i principi di libertà e partecipazione. Sostengo Bersani perchè condivido i principi e i punti del suo programma votato all’equità e alla crescita, nonché alla riaffermazione del lavoro come leva centrale del rilancio del Paese. Oggi il Partito democratico è il più grande partito del centrosinistra e non certo per merito di chi lo vuole destituire o ancor meglio rottamare. Il Pd ha rappresentato e continua a rappresentare la leva vincente nella lotta al berlusconismo, visti i recenti rigurgiti. Al rispetto e al coinvolgimento, ideali che strutturano l’identità politica di Bersani, volgo il mio interesse politico, senza circoscrivere, piuttosto valorizzando, il raggio di conoscenze, esperienze e competenze base e frutto di  questo partito pronto a tornare a governare. Con Bersani volgiamo lo sguardo al rinnovamento sì, ma in chiave europea oltreché nazionale. Il socialismo europeo è una realtà non eludibile, ma predominante, il traguardo da consolidare.  Un contesto sempre più globale nelle azioni e nelle scelte.  Non credo sia più tempo di populismi o tecnicismi di governo. Bersani è la personalità politica che può guidare questo Paese verso l’auspicato rilancio. Superbia e superficialità ben si legano all’arroganza di chi un Paese, dall’alto, non è ancora riuscito a guardarlo. Sì, io resto al fianco di Bersani, perché, forse, come proprio Renzi dice, “guarda troppo a sinistra”.


Teresa Bellanova (Deputata PD)


Antonio Rotundo: “Se non ci fosse Renzi bisognerebbe inventarlo”


Solo chi legge la realtà in modo distorto non riesce a rendersi conto che non servivano al centrosinistra primarie di facciata. Non ci servivano primarie da gita ai gazebo per legittimare qualcuno, ma al contrario un confronto vero che rianimasse (dando dinamismo e vitalità al PD ed alla coalizione) il rapporto con la società, allargando il potenziale bacino elettorale, così come sta accadendo ora con la candidatura di Renzi che rappresenta per molti una motivazione per recarsi alle urne.  Attenzione, a non essere stretti in un’alleanza PD-Sel spostata su posizioni che non colgono gli spazi di innovazione e di modernizzazione che ora sono per noi un passaggio obbligato se non vogliano confinarci entro un recinto angusto che ci porterebbe dritti dritti alla sconfitta elettorale (‘94 docet), anche alla luce dell’uscita dalla scena principale di Berlusconi e del possibile rassemblement dell’area moderata.  Se non ci fosse, Renzi bisognerebbe inventarlo.


On. Antonio Rotundo


Salvatore Capone: “Con Bersani Italia verso una storia nuova”


L’attuale difficile fase storica richiama tutti ad un forte senso di responsabilità collettiva, perché i problemi sono seri e le scelte da compiere non sono né semplici né scontate. Siamo, tuttavia, convinti che l’Italia ha risorse, capacità e cuore e che ce la farà.  E se crediamo nelI’Italia onesta che non si arrende, potremo contribuire a consegnare alle nuove generazioni un Paese rinnovato, sia dal punto di vista civile che economico e sociale. Per questo ho scelto, insieme a tanti altri Democratici e Progressisti, di sostenere Pierluigi Bersani, per affermare questa nuova visione politica alla guida del Paese. Siamo ad un bivio, noi, il nostro Paese e l’Europa: “Nessuno si salva da solo, nessuno può stare bene davvero, se gli altri continuano a stare male”. Solo insieme possiamo farcela ed uscire dalla morsa della crisi che ancora stringe il futuro dell’Italia. La speranza che muove il nostro agire risiede, pertanto, nella comune convinzione che combinando rigore e cambiamento, risanamento e crescita, unitamente a maggiore equità sociale e lavoro, potremo restituire all’Italia il suo posto in Europa. Per tali ragioni c’è bisogno di una prospettiva seria e di una classe politica dirigente capace di assumersi le proprie responsabilità, capace di costruire un progetto popolare per l’Italia, un progetto che riesca, con la forza delle idee, ad opporsi ai populismi che la brutta politica, quella del malcostume e del malaffare, ha permesso che crescessero incontrollati, allontanando sempre più le istituzioni dai cittadini. Ritengo che con Pierluigi Bersani alla guida del prossimo governo potremo indirizzare tutto il Paese verso una storia nuova, riscoprire quelle energie positive presenti in Italia, come nel Salento, coinvolgere forze nuove, giovani, stanandole dalla spera “privata” in cui si sono rifugiate, per riportarle verso l’impegno pubblico e per restituire loro il senso della consapevole partecipazione ad una sfida di portata storica. Per questo le Primarie saranno un momento fondamentale, perché la parte migliore della politica tornerà fra la gente, chiedendo ai cittadini di disegnare il proprio domani.


Salvatore Capone (Segretario prov. PD)

Cosimo Durante: “Comunque vada sarà un successo”


Ci troviamo, infatti, di fronte ad una scelta tra personalità politiche di altissimo livello che potrebbero dare al nostro tormentato Paese un grande slancio verso una doverosa ed esemplare rinascita politica, economica, sociale e soprattutto morale.


Ma una scelta bisogna pur farla ed io questa volta ho scelto Pierluigi Bersani. Andrò a votare per lui perché trovo sia un uomo politico di comprovata esperienza (si ricordi, tra gli altri, come sia riuscito a svolgere eccellentemente l’incarico di Ministro) , invidiabile equilibrio ed elevata caratura morale. In questi ultimi difficilissimi anni per il panorama politico italiano, Bersani è riuscito a prendere per mano il Partito Democratico e a farlo diventare il primo partito d’Italia anteponendo le idee ai personalismi. Ho apprezzato come in queste primarie sia stato lui stesso a mettersi in gioco chiedendo la modifica dello Statuto e permettendo a Matteo Renzi di candidarsi, accettando in tal modo, con grande spirito di collaborazione e senso assoluto di democrazia, l’invito al rinnovamento, non facendone solo una questione anagrafica, ma di esperienze sul territorio, nuovi stimoli e potenzialità umane. Infine voterò Bersani perché ha un’idea di Europa nuova, che si liberi dalle catene degli anacronistici nazionalismi di questi tempi e perché vuole un’Italia che quando parla di risorse non intenda solo quelle economiche, ma soprattutto quelle umane, sociali e culturali che sono state sempre la marcia in più del nostro bellissimo Paese.


Cosimo Durante (presidente Assemblea prov.  PD)


Paolo Foresio: “Renzi ultima speranza perchè il Paese possa cambiare”


La discesa in campo di Matteo Renzi nella competizione per le primarie del centrosinistra è molto più che una semplice candidatura: rappresenta infatti, la speranza concreta, forse l’ultima, che in questo Paese qualcosa possa realmente cambiare. Matteo è il portavoce del desiderio di un’intera generazione. Una generazione stanca di assistere inerme ad un costante declino causato, in parte, da coloro che da decenni sono stabilmente ancorati alle poltrone dei palazzi romani e che non sono stati in grado in alcun modo di rispondere all’esigenze della collettività.  Europa, futuro e merito sono le parole chiave della sfida che Matteo intende portare avanti per cambiare in meglio questo Paese e per riconsegnare ai cittadini italiani la speranza che qualcosa di buono nell’interesse comune possa concretamente essere realizzato. Per queste e per altre mille ragioni supporteremo la candidatura di Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra del prossimo 25 novembre.


Paolo Foresio (Capogruppo PD al Comune di Lecce)


Vanessa Nicolardi: “Oltre le primarie, la lungimiranza di un vero leader”


“Io ho valutato i rischi per il PD. E dico che se noi usciamo bene da questa cosa, poi non ci ammazza più nessuno”. Pier Luigi Bersani ha aperto così l’Assemblea Nazionale del 6 ottobre scorso, alla quale ho avuto la fortuna di partecipare come Delegata Nazionale. Un’Assemblea, quella che ha votato la deroga allo Statuto per permettere ad altri tesserati del Partito Democratico, oltre al Segretario Nazionale, di candidarsi alle Primarie del centrosinistra, che ha avuto il sapore di evento storico. “Siamo più di quello che pensiamo, perché il mondo intero ci osserva. E ci osserva per l’Italia. Cerchiamo tutti, prima delle nostre vicende personali, di avere a cuore il PD che è l’unica speranza per il nostro Paese”. Il suo convincimento è stato anche il nostro, anche di chi ha sempre dato enorme valore al rispetto delle regole ed era inizialmente restio a cambiarle. Ma un partito non si fonda solo sulle regole. Le fondamenta sono valori e idee comuni, stessa visione della società e un progetto di governo da presentare ai cittadini che risponda al desiderio forte di cambiamento che ormai si avverte da troppo tempo tra la gente. E non condivido i timori di chi pensa che queste Primarie possano produrre solo divisione e rottura. Anzi. Quella del nostro Segretario, che questa volta ha indossato le vesti del buon padre di famiglia: quello che accoglie, che ascolta, che apre… è stata un’intuizione degna di un grande leader. Perché ha saputo guardare oltre, con lungimiranza, e non perdere di vista l’obiettivo vero del nostro Partito, che non sono le Primarie (semmai sono il primo passo), ma è quello di vincere le elezioni politiche e dare un Governo credibile, stabile, autorevole a questo Paese, per la ricostruzione e il cambiamento. Perché chi, del nostro partito, ha deciso di candidarsi alle Primarie, ha sottoscritto lo stesso impegno, di fronte al PD e di fronte agli italiani. E chiunque vincerà saprà rappresentare tutti.


Ora ciò che conta è riportare al centro del dibattito le nostre proposte e non concentrarlo solo sui nomi. E’ quello che stiamo tentando di fare con le iniziative in corso nella nostra città. Per avvicinare di nuovo la gente, per dire cosa pensiamo, cosa vogliamo fare e per chiedere sostegno e soprattutto grande partecipazione. Con entusiasmo, con speranza. Perchè il Paese che resiste e vuole ripartire, deve farlo da qui. Per l’Italia, Bene Comune.


Vanessa Nicolardi (Componente Assemblea Nazionale PD e Segretaria cittadina Tricase)


Luciano Marrocco: “Con Bersani risposta collettiva quale strumento di uscita dalla crisi”


Non ci sarà cambiamento però, senza una partecipazione delle persone alle decisioni istituzionali; ecco perchè la necessità, in questa fase della politica, delle elezioni primarie, che da Giovane Democratico rivendico con orgoglio. In questo processo di partecipazione, la nostra generazione, iscritta o meno ad un partito, non può stare a guardare. La nostra è una generazione indispensabile per il futuro di questo paese. Dobbiamo e vogliamo essere in campo per questo. Vogliamo parlare con la voce del nostro impegno, dei nostri mille lavori, del nostro studio, dei nostri valori: crediamo nelle risposte collettive. Non penso, e con me tanti altri ragazzi che in questa provincia hanno scelto Pierluigi Bersani, che ci sia un’Italia migliore di un’altra. Credo che esistano l’individualismo, il privilegio, la solitudine come pure la solidarietà, l’uguaglianza e il senso di comunità. Sta a noi scegliere la direzione di marcia. Non è più tempo dell’uomo solo al comando, non è più tempo di una politica che è solo rappresentazione di interessi senza alcuna mediazione politica, culturale e sociale; in questo modo a prevalere saranno sempre gli interessi più forti. Al contrario, Pierluigi Bersani, pone quale strumento di uscita dalla crisi, che ormai non è solo economica, ma anche sociale e morale, una risposta collettiva, tanto in Italia quanto in Europa. È questa la ragione di fondo che mi spinge a sostenerlo alle elezioni primarie. La “rottamazione” non è la via giusta per riportare l’Italia al posto che merita, essa rappresenta solo uno specchietto per le allodole. Al contrario invece, è dirimente il tema del ricambio della classe dirigente di questo paese. È un processo questo, che va costruito su basi politiche e culturali solide e non attraverso slogan. Io sono il segretario di una organizzazione giovanile che è impegnata in percorsi di formazione che vanno in questa direzione. Noi  vogliamo candidarci alla guida del paese e della politica non già per il seguito che potrebbe venirci dalla carta d’identità, ma perché abbiamo idee e proposte concrete per questo paese. Faccio solo alcuni esempi: Una tassa patrimoniale da applicare a livello europeo, per tassare i grandi capitali  e fornire ai singoli stati cospicue risorse da spendere in welfare; l’abolizione dei paradisi fiscali per combattere l’evasione; investire in un piano quinquennale europeo sul risparmio energetico e l’uso delle energie rinnovabili. Ma, si sa, nelle primarie si dovrà scegliere, e come accennato prima io ho scelto Bersani, perché, se da un lato ritengo evanescente e già superata la proposta di Renzi, dall’altro, però, ritengo troppo autoreferenziale quella di Vendola, e che rischia per questo, di chiudere in uno spazio troppo stretto la sinistra di questo Paese. Serve una personalità in grado di unire le migliori tradizioni politiche e culturali di questo paese, solo Bersani può farlo,per la sua competenza, perché il progetto che rappresenta è ben radicato in Europa, e ne è prova il manifesto di Parigi, perchè solo con lui, la generazione che rappresento potrà essere protagonista di un cambiamento fatto di idee concrete.


Luciano Marrocco (Segretario prov. Giovani Democratici)


Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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