News & Salento
Provincia e Tunisia per le nostre Aziende
Nuove opportunità per le aziende salentine che potranno uscire dalla crisi economica anche sfruttando l’internazionalizzazione e l’export, con importanti rapporti commerciali con la Tunisia. Il Ministero degli Esteri italiano, in una nota del 24 marzo scorso, ha fatto sapere di aver accolto con estremo favore il lavoro della Provincia di Lecce, trasmettendo alla Confindustria tunisina i dati di ben 49 aziende del Salento che hanno accettato la proposta della Provincia di rimettersi in gioco e rilanciarsi sulla scena economica internazionale e mediterranea. Per le aziende salentine è un’opportunità reale, concreta, tanto che il Ministero degli Esteri ha stabilito una linea di credito record, addirittura per 200 milioni di Euro di investimenti possibili e finanziabili. I dati saranno inviati alla controparte tunisina ed alle organizzazioni di categoria del Paese nordafricano, con la richiesta di individuare le piccole e medie imprese tunisine interessate ad acquistare beni strumentali e tecnologie dai fornitori italiani. Una volta reperiti i partner tunisini, la Provincia potrà promuovere una missione di imprenditori salentini in Tunisia, per prendere i primi accordi che poi saranno sanciti in occasione del prossimo Forum di Cartagine per gli Investimenti, che si terrà a Tunisi il 3 e 4 giugno ed ospiterà tutte le imprese italiane interessate a questo progetto di cooperazione internazionale. In vista di questi cruciali appuntamenti lo stesso Ministero degli Esteri si è fatto promotore di una serie di incontri tecnici di estrema rilevanza, presenti anche le stesse aziende, che il Ministero vuole organizzare a Lecce nei prossimi mesi, mettendo attorno allo stesso tavolo anche l’Agenzia Tunisina di Promozione degli Investimenti Esteri e l’Assafrica, importanti organismi nazionali e sovranazionali per le politiche economiche e lo sviluppo industriale.
Appuntamenti
Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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