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News & Salento

Reflui di “Ciccio Prete”: incontro a Bari

Si è svolta presso la sede della Regione Puglia a Bari la riunione tesa a valutare l’opportunità tecnico-finanziaria di utilizzare i reflui degli impianti AQP ed ASI

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Si è svolta presso la sede della Regione Puglia a Bari la riunione tesa a valutare l’opportunità tecnico-finanziaria di utilizzare i reflui degli impianti AQP ed ASI, in località Ciccio Prete, in agricoltura e nell’industria. All’incontro erano presenti, oltre al sindaco di Vernole Mario Mangione e al vice-sindaco Pantaleo Mangè, l’ing. Andrea Zotti per la Regione, l’AATO Puglia di Bari, l’AQP Pura di Bari, il responsabile regionale e provinciale di Lecce dell’AQP, il dirigente dell’ARPA di Lecce, il dottor Antonio Bruno del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, l’architetto Bonocuore per la Città di Lecce e l’ing. Dario Corsini per la Provincia di Lecce.


In premessa, il sindaco Mangione, ha palesato la totale contrarietà della comunità locale a consentire lo scarico dei liquami sul proprio litorale, circostanza che potrebbe subire un ulteriore aggravamento in conseguenza degli ipotizzati allacci alla rete di Lecce, a seguito dell’allaccio di nuove utenze provenienti dalle zone delle marine a nord di San Cataldo. Il Sindaco si è riservata la possibilità di chiedere a tutti i soggetti interessati un indennizzo a favore della comunità vernolese e il ristoro dei danni ambientali, economici ed in termini di sviluppo sinora patiti. L’ingegner Zotti ha sottolineato che l’obiettivo principale è costituito dall’affinamento di tutti i reflui, sia quelli del depuratore AQP, che quelli del depuratori ASI., per riutilizzarli in agricoltura oppure nell’industria, con l’avvio in esercizio, previo adeguamento strutturale, degli impianti da tempo realizzati dal Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggie e mai entrati in funzione. Il necessario intervento di adeguamento ai parametri previsti dalla normativa recentemente introdotta, richiede il finanziamento stimato di circa 1 milione di euro per il cui impegno, il tecnico della Regione, ha dichiarato la propria disponibilità. L’assenza all’importante tavolo del rappresentante dell’ASI non ha consentito di valutare la efficacia della rete di distribuzione parallela a quella di AQP nell’area industriale di Lecce, per valutare la possibilità di distribuire i reflui affinati alle aziende che operano in quell’area e che utilizzano acqua potabile o quella emunta da pozzi.


Il sindaco di Vernole ha proposto di collettare verso l’area di san Ligorio i reflui affinati e depurati, attraverso la capiente condotta esistente da Ciccio Prete a San Ligorio e valutare l’ipotesi di scaricarne le eccedenze sul litorale del poligono di tiro a Frigole, per liberare definitivamente dallo scarico la marina di San Cataldo. L’architetto Bonocuore riferisce che ogni decisione deve essere adottata in sede politica, declinando ogni valutazione in merito e rinviando esclusivamente alle determinazioni politiche. Per adottare, sia pure in sede tecnica, gli atti necessari per addivenire all’utilizzo dei reflui in agricoltura e in industria, si rende necessario acquisire le informazioni dall’ASI; contattato per le vie brevi l’ingegnere De Mitri (ASI), si è rifissata una riunione conclusiva per martedì 10 maggio presso l’ufficio tecnico della Provincia di Lecce.

“Nulla da eccepire – ha affermato il sindaco di Vernole Mario Mangione – sull’impegno profuso dai tecnici dei vari soggetti ed enti interessati che, con la sola eccezione dell’ASI, si stanno fattivamente prodigando per addivenire, in tempi quanto più rapidi possibile, all’adeguamento delle infrastrutture esistenti, con l’obiettivo di captare i reflui dei due depuratori ASI ed AQP e di riutilizzarli in agricoltura ovvero nella stessa zona industriale di Lecce da dove in buona parte provengono. Quello che invece latita è il governo politico della situazione”. Non possono i tecnici, infatti, decidere sull’accoglimento dell’ipotesi posta sul tavolo dal sindaco di Vernole Mario Mangione, quella cioè di convogliare i reflui, depurati e raffinati, attraverso il capiente collettore già da tempo realizzato dal Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi” ed in grado di portare le acque nella zona di San Ligorio per eventualmente scaricare l’eccedenza dei reflui non utilizzati in industria ed in agricoltura, nello specchio d’acqua prospiciente il poligono militare di tiro a Frigole, la cui costa ed il cui tratto di mare sono inibiti alla balneazione ed alla navigazione. In tal modo si salvaguarderebbe non solo l’ambiente, tutelando concretamente le zone SIC e ZPS a ridosso della riserva naturale delle Cesine, ma anche gli interessi economici degli operatori turistici di San Cataldo dando concreta realizzazione al programma di rilancio della marina del leccesi. “Spero – ha continuato il sindaco Mangione – che chi, come me, ha responsabilità di governo del territorio ponga più attenta riflessione e si adoperi fattivamente per rimuovere una situazione igienico-ambientale divenuta ormai non più tollerabile”. Nel frattempo, il sindaco si riserva di valutare l’ipotesi di rivendicare, nei confronti dei soggetti responsabili, una congrua indennità che risarcisca la comunità vernolese dei danni e dei guasti subiti e patendi. È questo il messaggio che il sindaco di Vernole Mario Mangione, non potendo certo tacere l’accaduto pena rischi alla salute ed alla incolumità pubblica, lancia anche agli operatori turistici danneggiati che potrebbero, anche loro, chiedere, in forma singola o associata secondo la vigente normativa, il ristoro dei danni patiti.


Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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