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News & Salento

Regione, il ping pong delle tasse: Rocco Palese

Cambiando prospettiva, le cose si vedono… diametralmente opposte. Rocco Palese, consigliere regionale del PdL, non ha dubbi: “Con il nuovo anno le tasche

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Cambiando prospettiva, le cose si vedono… diametralmente opposte. Rocco Palese, consigliere regionale del PdL, non ha dubbi: “Con il nuovo anno le tasche dei pugliesi saranno più vuote e questo lo si dovrà alla scellerata politica attuata dalla Regione Puglia. Come accade ogni volta che viene approvata una Finanziaria”, continua Palese, “tutti gridano allo scandalo. Ma sono solo slogan. E, si badi bene, i balzelli volti da Vendola per il 2011 non sono causati dai cosiddetti tagli operati dal Governo Berlusconi, ma servono semplicemente a rastrellare circa 400 milioni di euro utili a coprire il buco della sanità”. Cosa cambierà per i pugliesi? “Tutti insieme pagheremo 120 milioni di euro di Irap in più rispetto alle altre regioni; 13 milioni per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani (“come tassa regionale, non bastassero quella comunale e quella provinciale”); 25 milioni di addizionale sul gas metano; 45 milioni sui farmaci (“solo sulla ricetta, senza contare il ticket tenendo anche in considerazione che è diminuito il numero degli esenti e saranno costretti a pagare anche cassintegrati e disoccupati”); 15 milioni per la benzina aumentata di 2,6 cent al litro. A questo si aggiunga un aumento delle tasse sul sistema autorizzativo: chi chiederà un nullaosta paesaggistico alla Regione ora dovrà pagare; poi, quote salatissime per gli impianti di energia alternativa. Altra tegola, l’aumento del 17% della tariffa sull’acqua”. A cosa serviranno tutti questi soldi? “Per coprire, lo ripeto, i 400 milioni di euro di disavanzo nella sanità causato da una gestione senza controllo e palesemente clientelare. Peraltro non mi pare ci sia l’intenzione di fermare questa gestione dissennata della sanità pugliese visto che non c’è stata alcuna proposta per un controllo né tantomeno hanno approvato nostri emendamenti in tal senso”. In cosa consistevano le vostre proposte? “Se invece di chiudere 18 ospedali, avessero proposto una norma che prevedesse una riduzione dell’1% della spesa per l’acquisizione di beni e servizi nelle Asl rispetto a quella sostenuta nel 2009, avremmo trovato quegli 80-90 milioni di euro necessari a salvare quei nosocomi”. A sentire gli amministratori degli Enti Locali, a 360°, la situazione di precarietà sarebbe causa dei tagli operati dal Governo. “Se prendiamo il Bilancio della Regione, rispetto alle situazioni citate i provvedimenti romani non hanno alcun impatto. Quindi…”. Quindi? “Non è una mia opinione, è scritto sul Piano di rientro, che, sia chiaro, non è certo imposto dal Governo. Lo ribadisco: è solo uno strumento per sanare le inadempienze della Regione Puglia. Il Governo può solo analizzare e valutare, non imporre: se la Regione dice che per il suo Piano di rientro deve chiudere 18 ospedali, a Roma possono solo prenderne atto”. Una via senza uscita. “Si, se si continua a ridurre i servizi senza intervenire minimamente sulla parte di governance della spesa sanitaria e delle direzioni generali che sono senza controllo. In questo modo, nonostante il Piano di rientro, ci ritroveremo tra un anno a parlare ancora di disavanzo nella sanità”. Prima di congedarsi, Rocco Palese ha un altro “J’accuse” in serbo per la Giunta Vendola: “Continuo a leggere annunci meramente propagandistici. Due anni fa Vendola diceva che immetteva nel sistema 500 milioni di euro come provvedimento anti ciclico ed ora dice lo stesso riguardo a 300 milioni per l’occupazione… Ma signori, questi sono fondi europei che la Regione sta peraltro utilizzando con netto ritardo e non dissipando minimamente le tante perplessità sui reali benefici…!”.


Giuseppe Cerfeda

Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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