News & Salento
Ruffano: sequestrato kartodromo
Un intero kartodromo completamente abusivo: è la scoperta fatta dai militari della Guardia di Finanza di Casarano, che hanno così posto sotto sequestro, dopo
Un intero kartodromo completamente abusivo: è la scoperta fatta dai militari della Guardia di Finanza di Casarano, che hanno così posto sotto sequestro, dopo una prolungata indagine, una pista per moto e go-kart alla periferia di Ruffano. La struttura, costituita da una pista di un chilometro circa e larga 10 metri, veniva utilizzata, soprattutto nei fine settimana, da numerose motociclette da strada, da cross e da go-kart che si alternavano sul circuito a velocità sostenuta. Una volta raccolte sufficienti prove sull’illecita attività, documentate anche da foto e videoriprese, i Finanzieri hanno deciso di intervenire all’interno della struttura, riscontrando da subito la totale assenza delle prescritte autorizzazioni per l’esercizio dell’impianto sportivo, nonché la presenza di un nutrito numero di spettatori. All’interno dell’area adibita a kartodromo, i militari hanno sequestrato diverse strutture edili abusive, in particolare due box adibiti ad officine meccaniche e deposito, una struttura adibita a bar ed uffici, per complessivi 300 metri quadri, nonché una gradinata ed un palco per le premiazioni. L’intera struttura, del valore di circa un milione di euro, oltre ad essere sprovvista di idonea certificazione tecnica ed amministrativa, è risultata non adeguata alla normativa di settore. Infatti la rete di recinzione lungo l’intero perimetro era rotta in più punti; il manto stradale del circuito era in precarie condizioni, con sfaldamenti e crepe in molteplici punti attribuibili ad una mancata manutenzione. I Finanzieri hanno anche sequestrato delle costruzioni abusive annesse e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce un 26enne di Ruffano, per violazione delle norme in materia di pubblici spettacoli senza licenza, per abusivismo edilizio, per inquinamento dell’ambiente ed inquinamento acustico e per violazione delle norme di pubblica sicurezza.
Lecce: pseudo Associaizone sportiva
La Guardia di Finanza di Lecce ha scoperto un’associazione sportiva residente a Lecce, che oltre ad aver omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi per cinque anni, occultando ricavi per circa 470mila euro ed evaso Iva per oltre 250mila euro, ha anche emesso “fatture false” per oltre 800mila euro. Dagli approfondimenti svolti dai Finanzieri, è emerso che questa pseudo Associazione sportiva, risultata di fatto una “cartiera”, aveva fornito a circa 25 imprese della provincia una serie di fatture false. Le fatture, infatti, avrebbero riguardato prestazioni di sponsorizzazioni in occasione di tornei e campionati di fatto mai avvenuti. I Finanzieri, attraverso la disamina della documentazione trovata in possesso dell’associazione ispezionata e dopo aver eseguito i relativi riscontri incrociati con le società che avevano utilizzato le false fatturazioni, sono riusciti ad accertare la consistenza dei documenti da ricondurre a prestazioni di sponsorizzazione mai avvenute tra le parti, con il relativo recupero a tassazione di quanto indebitamente dedotto dal reddito, nonché detratto ai fini dell’Iva. L’attività si è conclusa con la segnalazione del responsabile alla competente Autorità Giudiziaria per violazioni alla normativa penale tributaria con riferimento alla emissione di fatture riconducibili ad operazioni inesistenti, nonché all’Agenzia delle Entrate per il recupero delle imposte e l’applicazione delle relative sanzioni.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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