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News & Salento

Tricase: convegno medico a cura del GAT

Il neonato movimento tricasino GAT (Gruppo Aperto Tricase) organizza per sabato 18 febbraio, a partire dalle 18, presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase,

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Il neonato movimento tricasino GAT (Gruppo Aperto Tricase) organizza per sabato 18 febbraio, a partire dalle 18, presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase, un importante incontro formativo ed informativo con la cittadinanza in tema di educazione sanitaria. L’evento, che gode del patrocinio del Comune di Tricase, è realizzato dal GAT in stretta collaborazione con la LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) sezione di Lecce, coordinata dal dr Giuseppe Serravezza, che modererà il convegno dal titolo “Tumore al fegato: che fare?”.


Le ragioni dell’iniziativa


L’evento si inquadra in un calendario di iniziative del GAT in fase di realizzazione, grazie all’impegno dei componenti dell’Associazione che vedrà affrontare argomenti di carattere sociale, economico, culturale e sanitario. «Cominciamo con un argomento che riguarda il bene più prezioso per tutti, ovvero la salute”, ha spiegato il dr Antonio Metrangolo, coordinatore del GAT, “cercando di rendere accessibili a tutti informazioni di solito nascoste dietro un linguaggio troppo tecnico. Già dal titolo abbiamo perseguito il nostro principale intento: la chiarezza. “Che fare?”, questa domanda colpisce il paziente cui viene comunicata la terribile diagnosi oncologica senza sapere a chi o a cosa appoggiarsi; questo senso di smarrimento può essere combattuto solo attraverso la conoscenza di percorsi diagnostici e terapeutici semplici ed accessibili, ma, non ultimo, geograficamente facilmente raggiungibili, perché valide professionalità operano da anni nei nostri ospedali, mentre le “mete” dei viaggi della speranza spesso vengono raggiunte quando ormai la malattia è tragicamente progredita. Per questo”, ha proseguito il dr Metrangolo, “ci piace pensare che questo sia un evento principalmente in-formativo, che possa diffondere queste notizie, nella speranza che, se riusciremo ad essere utili anche soltanto ad una persona che ne ha bisogno, avremo raggiunto un risultato eccezionale. Parliamo dal tumore del fegato sia primitivo che secondario, per l’incremento dell’incidenza di tale patologia a livello nazionale, ma soprattutto locale, nel nostro Salento ed anche per le innovazioni tecniche e tecnologiche che hanno consentito di effettuare trattamenti medici, chirurgici e mini invasivi ritenuti impossibili fino a pochi anni fa”.

Il programma


Si comincerà alle 18 con il saluto delle Autorità, a cui farà seguito, alle 18,10, la prolusione del dr Serravezza. Poi gli interventi: alle 18,30 il dr Ernesto Durini, oncologo dell’Ospedale “Card. G. Panico” di Tricase, relazionerà su “Cos’è il tumore del fegato: chi colpisce, cosa fare, quando fare”. Alle 18,50 sarà la volta del dr Cosimo Mastria, chirurgo dell’Ospedale “I. Veris Delli Ponti” di Scorrano, su “Cosa fare per il tumore del fegato: la chirurgia”. Alle 19,10 prenderà la parola il dr Antonio Metrangolo, internista dell’Ospedale “F. Ferrari” di Casarano, su “Cosa fare per il tumore del fegato: la medicina mini invasiva”. Alle 19,30 toccherà alla dr.ssa di Tricase Maria Lucia Zocco, medico di Medicina Generale, su “Il tumore e la vita di tutti i giorni: il rapporto con il medico di famiglia”. Alle 19,50 ci saranno le conclusioni da parte del moderatore dr Serravezza.


Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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