News & Salento
Tricase: il Centro Capsda trasferito in Biblioteca
La Giunta Comunale di Tricase, nell’ottica di una razionalizzazione e più efficiente fruizione delle risorse umane e strumentali, ha deliberato il trasferimento
La Giunta Comunale di Tricase, nell’ottica di una razionalizzazione e più efficiente fruizione delle risorse umane e strumentali, ha deliberato il trasferimento dell’erogazione dei servizi digitali dal Centro CAPSDA, ubicato nei locali di via S. Spirito, alla Biblioteca Comunale di via G. Toma. “Tale decisione”, spiega l’assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate, “si è resa possibile in considerazione del fatto che la Biblioteca Comunale eroga servizi esterni ed analoghi con delle postazioni internet ed anche in prospettiva al programmato trasferimento della Biblioteca nei locali di Via Micetti. La richiesta di servizi informativi, attraverso l’utilizzo di computer per la consultazione di documenti e per la navigazione in rete, è sempre in aumento e di conseguenza l’Amministrazione comunale, volendo rispondere in modo positivo alle continue sollecitazioni dell’utenza, ha deciso di potenziare le postazioni internet presenti in Biblioteca”. In risposta, poi, alle istanze dei cittadini, l’assessore Dell’Abate ha precisato: “Non abbiamo chiuso un servizio, ma piuttosto accorpato due servizi pressoché simili, potenziando e rendendo all’avanguardia la Biblioteca, utilizzandone gli spazi a disposizione e liberando un locale di proprietà comunale per il quale si sta studiando una nuova destinazione. Inoltre, nell’ambito della medesima attività di riorganizzazione, abbiamo implementato lo I.A.T. (Informazioni e Accoglienza Turisti) e l’U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico)”.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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