“In qualità di Amministratori del Comune di Specchia, vogliamo esprimere la nostra assoluta contrarietà nei confronti del provvedimento che porterà all’aumento dell’ecotassa anche per i Comuni, come il nostro, che attualmente registrano elevate percentuali raccolta differenziata”.

Si apre così la lettera che l’Amministrazione comunale di Specchia indirizza al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e all’Assessore all’Ambiente regionale, Lorenzo Nicastro, in un momento in cui i Comuni di tutta la Provincia tremano per la decisione della Regione di alzare l’Ecotassa per “punire” la cattiva gestione della raccolta rifiuti.

Nella loro lettera il Sindaco ed i consiglieri di Specchia ricordano come il loro sia, dal 2009, uno tra i Comuni della Provincia con i più alti livelli di raccolta differenziata, “difficilmente incrementabili se si considera che nella provincia di Lecce non esiste un impianto di compostaggio”, contestando pertanto i criteri che portano alla quantificazione materiale della tassa Comune per Comune.

Proprio alla luce delle mancanze a livello provinciale, la percentuale di raccolta differenziata a Specchia non è migliorabile e non potrà andare oltre le cifre raggiunte.

Forte dei suoi risultati, il Comune guidato da Rocco Pagliara, che nel 2011 ha anche raggiunto il primo posto nelle ricicliadi dell’A.T.O. LE3 per il miglior incremento di raccolta differenziata, assestatosi poi attorno al 33%, sostiene fermamente di ritenere “iniquo far ricadere le responsabilità della carente situazione impiantistica provinciale o, sarebbe più corretto dire, della totale assenza di impianti di compostaggio, sui cittadini ovvero su uno dei comuni più virtuosi della Provincia”.

L’Amministrazione specchiese chiude rimarcando il fatto “assurdo che, alla luce di tale provvedimento (aumento dell’Ecotassa), da una parte ci saranno Comuni che, pur avendo una percentuale di raccolta differenziata al di sotto della nostra (molti sono a percentuali vicine al 20% […]), si troveranno ad avere un costo dell’Ecotassa pari a 7 euro e 50, dall’altra Comuni virtuosi come il nostro, che sebbene da 5 anni registrano percentuali sempre superiori al 32%, con picchi anche del 35%, dovranno pagare un importo pari a 25€. Si tratta di un ingiusto paradosso”, continuano, “che contestiamo con tutte le nostre forze”.

Si attende risposta dalla Regione. Dalla Provincia, intanto, arriva notizia che il presidente Perrone ha chiesto, proprio all’Ente regionale, di prevedere anche meccanismi di premialità per i Comuni virtuosi che hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti non solo dalla Puglia, ma anche dal Governo.