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Cronaca

Un’aula 2.0 per la maestra Stefania

In memoria della docente di Depressa (Tricase), scomparsa in un incidente d’auto il 30 agosto 2016. L’aula multimediale sarà inaugurata tra il 14 e il 15 settembre presso la nuova scuola primaria di Gualdo (Mc)

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Ammonta esattamente a 11.876,96 euro il fondo della raccolta lanciata dal IV Istituto Comprensivo di Udine a memoria di Stefania Fanciullo, la docente di Depressa (frazione di Tricase) scomparsa a 43 anni a causa di un incidente stradale verificatosi il 30 agosto 2016 a pochi km da Udine, lungo l’autostrada A23.


Dopo la tragedia”, racconta il fratello Ivano, “ci siamo attivati sia noi che la scuola di provenienza, la Zardini di Udine per una raccolta fondi in suo nome. Successivamente si è avvicinata l’azienda Solari, sempre di Udine, che dato un grosso contributo all’iniziativa ed ha sponsorizzato la raccolta fondi”.


Stefania per lavorare come tanti salentini era stata costretta ad abbandonare la sua amata terra.


Dopo anni di sacrifici e precariato, da un anno era di ruolo e qualche ora dopo (il primo settembre), avrebbe firmato la presa in carico dell’agognata cattedra che avrebbe svolto in una scuola di Cervignano del Friuli.


La notizia della sua tragedia sconvolse immediatamente il suo borgo natale, Depressa, e ovviamente anche Udine, città nella quale svolse gli ultimi due anni di insegnamento. Proprio in sua memoria, gli amici e i colleghi della scuola primaria Zardini di Cussignacco, nella quale aveva insegnato e svolto l’anno di prova, aveva lanciato una raccolta fondi da destinare alla realizzazione di laboratori scolastici per i paesi colpiti dal terremoto del Centro Italia fra l’estate e l’autunno del 2016: un’aula 2.0.

Due anni dopo sua scomparsa, la raccolta fondi è giunta definitivamente al termine.


Il IV Istituto Comprensivo di Udine, in accordo con l’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” di Sarnano, ha stabilito che i soldi (raccolti in particolar modo in Friuli e in Puglia) saranno utilizzati per l’allestimento di un’aula multimediale presso la nuova scuola primaria di Gualdo (paese vicino a Sarnano colpito dal terremoto del 2016) che sarà inaugurata tra il 14 e il 15 settembre.


L’aula 2.0 sarà intitolata alla “Maestra Stefania”, disporrà di 16 postazioni, e sarà dotata di strumentazioni tecnologiche, arredo appropriato e software finalizzati alla facilitazione degli apprendimenti per gli alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali.


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Cronaca

Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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