News & Salento
Turisti in crescita nel Salento: +10,48%
Nei primi 5 mesi del 2009 un confortante più 10,48% di arrivi, Lecce fa la parte del leone
Puglia e Salento regine dell’estate? Sondaggi e rilevazioni di autorevoli osservatori e istituti di ricerca nazionali dicono di sì, quanto meno nel mercato degli italiani in cui la nostra regione, anche quest’anno, si colloca al primo posto, ex aequo con l’Emilia Romagna, con il 10 per cento di preferenze. Il turismo salentino regge bene alla crisi del settore (italiano e mondiale), consolida il costante trend di crescita e conferma la sua centralità in ambito regionale. L’indagine testimonia come l’industria salentina delle vacanze continui a rivelarsi in controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Gli arrivi totali, pari a 145.952, superano infatti del 10,48 per cento quelli dello stesso periodo del 2008, pari a 132.107. Le presenze, 384.037, fanno registrare un +7,4 %, pari a 357.590, con una permanenza media complessiva del 2,79 %, in leggera diminuzione, passa da 2,59 a 2,56 giorni per i turisti italiani e da 3,24 a 3,01 giorni per gli stranieri. Insomma i turisti italiani continuano ad essere il traino, con l’84,2 % del totale degli arrivi. “Un dato quest’ultimo”, ha osservato la commissaria dell’APT di Lecce Stefania Mandurino, “che va letto in modo assolutamente positivo perché ci mette al riparo da brutte sorprese. Quello turistico è infatti un prodotto particolarmente esposto all’andamento dell’economia: in questi ultimi tempi, infatti, i soggiorni vanno accorciandosi a causa della ridotta capacità di spesa delle famiglie dell’area”. Tra i primi fruitori del “prodotto” Salento ci sono i pugliesi con il 19,72% degli arrivi e 21,14 presenze, seguiti dai campani con il 9%, laziali 8,28%, emiliani 6,98%, lombardi 5,05%. Il mercato straniero riconferma al primo posto negli arrivi la Germania, 3,32%, seguita da Francia 1,46%, Regno Unito 1,14%, Svizzera 0,85%, Croazia 0,66%, Grecia 0,62%. Dei mercati tradizionali, conferma la propria affezione il Regno Unito, con un lieve aumento degli arrivi; sono di buon auspicio le new entry Croazia 0,66% e Danimarca 0,64; crescono anche Russia e Cina, mentre si percepisce il calo di Giappone e, soprattutto, degli Stati Uniti 0,47 legato probabilmente all’incertezza economico-finanziaria del Paese e alla debolezza del dollaro sull’euro. I flussi per comuni e strutture ricettive fanno emergere la performance della città di Lecce che, con 59.289 mila arrivi e 115.399 presenze, continua a premere sull’acceleratore contribuendo in maniera forte alla performance della provincia che dal 2003 al 2008 vanta +35 per cento negli arrivi e +19 per cento delle presenze, ma contribuisce anche alla crescita regionale, stimata negli ultimi quattro anni nell’ordine del 21,9 per cento. Ma è tutto il Salento ad essere attrattore turistico: Gallipoli è il secondo comune per arrivi (16.099) e presenze (43.870); seguono Otranto, Ugento, Porto Cesareo, Nardò. Rispetto al 2008, risultano in crescita Melendugno, Santa Cesarea, Maglie e Casarano. Il 77 per cento dei nostri ospiti ha scelto di pernottare in albergo, mentre una buona fetta del 23 per cento che ha optato per l’extra alberghiero, e cioè il 18,8 per cento, ha preferito le strutture complementari (agriturismo e affittacamere) e il 4,1 per cento i b&b, dove forti sono le percentuali di aumento di arrivi e presenze straniere (+48,81 per cento arrivi e +108,84 presenze).
Appuntamenti
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E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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