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Fitto: «Se centrodestra è unito, alle Regionali vince”

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In vista delle elezioni regionali del 2020 il centrosinistra è orientato a ricandidare il governatore uscente Michele Emiliano. Chi sarà il candidato del centrodestra? Quali saranno gli argomenti che la coalizione utilizzerà per cercare di spodestare il centrosinistra dopo 15 anni di leadership regionale?

Ne abbiamo parlato con Raffale Fitto in un’intervista concessaci in esclusiva. Già presidente di Puglia dal 2000 al 2005, Ministro per gli Affari Regionali nel Governo Berlusconi IV, dal 2008 al 2011, Fitto è oggi europarlamentare nel gruppo dei Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei (copresidente); in Italia è nelle fila di Fratelli d’Italia.


CANDIDATO PRESIDENTE?


Il suo è tra i nomi più gettonati come candidato del centrodestra per le prossime elezioni regionali. Eventualmente è pronto per la sfida?


«I pugliesi sono pronti a voltare pagina ed archiviare il prima possibile Emiliano e 15 anni di centrosinistra. Sta a noi costruire un’alternativa credibile sia dal punto di vista programmatico sia nella scelta del presidente. Ho già detto, in più circostanze, che sosterrò con convinzione il candidato che sarà scelto dalla nostra coalizione».


«UNITI SI VINCE»


Fitto o no riuscirete come centrodestra ad arrivarci compatti?


«Il centrodestra per vincere deve essere unito. Lo dimostrano le ultime competizioni elettorali nelle altre Regioni, il candidato scelto dalla coalizione ha vinto contro quello del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. Ma lo dimostrano anche tutti i sondaggi di vari istituti demoscopici: i partiti del centrodestra sono la maggioranza nel Paese».


Qual è l’errore che proprio non dovete commettere in vista delle Regionali?


«Chiaramente dividersi. Ma credo non ci sia questo rischio, perché siamo consapevoli della rilevanza di queste elezioni».


Come giudica il mandato da Governatore di Michele Emiliano?


«Questi cinque anni rappresentano il punto più basso di un governo regionale in Puglia; lavoreremo perché non ci sia un secondo mandato».


«IL GOVERNO DELLE POLTRONE»


Lei è stato in piazza a protestare contro il “governo delle poltrone”. Era tra coloro che chiedevano il voto subito…


«La manifestazione di popolo in piazza Montecitorio si contrapponeva ad una maggioranza parlamentare barricata nel palazzo che non corrisponde alla volontà della maggioranza degli italiani. Il Movimento 5 Stelle ed il Pd sanno molto bene che se fossimo andati al voto avrebbero perso malamente e quindi hanno stretto un patto disperato per salvare la poltrona».


Lei è tuttora europarlamentare (Copresidente Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei): ci è davvero così ostile quest’Europa?


«Purtroppo sì e dobbiamo impegnarci per cambiarla. In questi giorni con le visite in Italia di Macron e di Steinmeier si conferma che l’attuale governo italiano è un prodotto dell’asse franco – tedesco con le politiche europee che abbiamo già conosciuto in questi anni».


«IO CAROPPO E LA LEGA»


Tra i suoi colleghi a Bruxelles anche Andrea Caroppo, salentino eletto tra le fila della Lega. Come sono i vostri rapporti?

«Positivi, siamo entrambi di centrodestra condividiamo l’appartenenza a un territorio al quale siamo molto legati e quindi ci uniscono le problematiche che ci sono e la volontà di risolverle».


L’EUROPA E LA XYLELLA


Questione Xylella: quanto e come l’Europa ha seguito la vicenda?


«Al contrario di quello che si possa pensare in Europa l’emergenza Xylella preoccupa non poco, anche per il timore che il batterio possa colpire, come sta avvenendo, anche altri Paesi dell’Unione. Nella passata legislatura, insieme al collega Paolo De Castro, avevamo sollecitato e avuto l’attenzione dei commissari all’Agricoltura e alla Salute. Dopo una serie di incontri ci fu data anche una disponibilità di massima a rivedere in tempi rapidi le misure del PSR e costruire un programma organico. Nel luglio 2018 incontrammo le organizzazioni di categoria e degli agronomi, ma soprattutto il presidente della Regione, Emiliano, per illustrargli il piano… è probabile che sia chiuso ancora in qualche cassetto della presidenza!».


PORTI APERTI O CHIUSI?


Un suo parere su: Governo “Conte 1”, Governo “Conte 2”, migranti, porti (chiusi o aperti?) e navi Ong.


«Il “Conte 2” come ho già detto non è un Governo, è un patto di poltrone. Il “Conte 1” ha prodotto politiche economiche assistenziali e sciagurate che hanno aumentato il debito pubblico; le uniche politiche condivisibili sono state quelle sulla sicurezza e sull’immigrazione. L’Europa non ha fatto quello che avrebbe dovuto per non far ricadere il peso della gestione dell’accoglienza solo sull’Italia. Trovo le scelte di questo governo pericolose perché il messaggio della generale riapertura dei porti provocherà un ritorno di flussi incontrollati».


OCCUPAZIONE MERIDIONE


Se affermiamo che negli ultimi anni si è parlato (quasi) sempre di migranti e porti più o meno chiusi, mentre (quasi) mai sono stati affrontati temi come disoccupazione, questione meridionale, spopolamento del sud Italia, lei è d’accordo con noi?


«L’immigrazione è da anni un tema di grande attualità ed ha occupato grande spazio nel dibattito politico: politiche per il sud e per l’occupazione restano temi che purtroppo spesso non vengono affrontati in modo adeguato. Ma faccio io una domanda: chi ha governato negli ultimi 9 anni?».


SANITÀ E DEMAGOGIA


Sanità: nel corso dell’ultimo suo mandato come Governatore fu tartassato dalla critica. Sia Vendola che Emiliano però hanno proseguito sulla strada della razionalizzazione sconfinando secondo molti in veri e propri tagli sconsiderati nella sanità pubblica. Sull’argomento vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe?


«Sono 15 anni che governa la sinistra ed i sassolini nelle scarpe li hanno i pugliesi, ai quali era stata promessa una sanità migliore con la riapertura di ospedali e l’abolizione del ticket, delle liste di attesa e tante altre sciocchezze demagogiche»


RABBIA E POPULISMO


Dal monopolio della Dc alla seconda Repubblica, dai “Poli” di centrodestra e centrosinistra a quello che definiscono populismo (M5S e Lega). In che direzione va oggi la politica italiana?


«La crisi economica ha impoverito il ceto medio, a una famiglia che non arriva a fine mese non il populismo ma l’impoverimento spinge a pensare che prima di accogliere e assistere immigrati irregolari uno Stato dovrebbe occuparsi di garantire agli italiani i servizi essenziali e mettere in campo politiche serie e credibili. Solo così si sconfiggerà la rabbia che ha portato, soprattutto nel Sud, ad un voto più di pancia verso il Movimento 5 Stelle. La loro politica assistenziale (reddito di cittadinanza in testa) non è quello che serve al Mezzogiorno».


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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«Mi vien da ridere». Rimpasto in Regione, Maraschio amara

L’ex assessora: «Non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti»

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«Quindi l’operazione moralità e legalità della giunta regionale pugliese si esaurisce, in sostanza, con la fuoriuscita della sottoscritta. Questo è il segnale di discontinuità che si vuole far passare. Rispondo con un sorriso».

Lo afferma l’ex assessora Anna Grazia Maraschio, riguardo il rimpasto della giunta regionale annunciato ieri sera.

«Ringrazio le centinaia di persone, di amministratori, di cittadini che mi stanno scrivendo attestati di solidarietà, messaggi di indignazione e puro sconcerto», prosegue Maraschio, «non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti. Tutto quello che ho ottenuto è stato grazie alla cultura del lavoro, l’unica che mi permea e alla quale rispondo. La stessa cultura che ho portato all’interno dell’assessorato che mi sono onorata di guidare, formato da professioniste e professionisti che sento di ringraziare, insieme al mio staff tecnico sempre al mio fianco e ai dirigenti, ai funzionari che hanno seguito la mia visione politica. Non rinnego nulla e non nascondo che sono stati anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche duri. Spesso ho dovuto lottare in solitudine, sentendomi come una mosca bianca».

«In tutta questa vicenda, c’è solo un aspetto che mi lascia l’amaro in bocca», aggiunge, «la brusca interruzione di un percorso di programmazione e pianificazione dell’assessorato, che andava dalle misure di tutela dell’ambiente e del clima fino all’impostazione di una nuova politica abitativa che non considerasse solo le case ma anche le persone e il loro benessere. Una mole impressionante di provvedimenti, di politiche rivoluzionarie, che non basterebbero queste righe per essere elencate. Quando si interrompe un percorso così, il rischio è che il beneficio possa essere per pochissimi e il danno per molti, moltissimi cittadini pugliesi».

«Avverto anche un’altra convinzione», conclude Anna Grazia Maraschio, «chi semina bene raccoglie il giusto e i germogli non tarderanno ad arrivare».

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Una salentina tra i giovani leader che scriveranno proposte per il G7

È Margherita Zappatore, 27 anni, di Gallipoli, dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica

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C’è anche una salentina tra i giovani selezionati per partecipare al Global Youth Leaders Program, l’iniziativa della Young Ambassador Society che unisce giovani fino ai 35 anni per contribuire allo sviluppo di proposte politiche che saranno presentate alla presidenza del G7.

Margherita Zappatore, 27 anni, originaria di Gallipoli, è dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica ed è fondatrice e amministratrice di una società di consulenza nel settore della comunicazione politica, del legislativo e della progettazione.

Grazie alle sue esperienze formative e professionali, contribuirà a formulare proposte sul tema dell’innovazione e, in particolare, dell’intelligenza artificiale.

Assieme agli altri giovani provenienti da tutto il mondo, inoltre, prenderà parte ad incontri con esperti di organismi internazionali come l’ILO, l’UNDP, l’OECD, l’UNICEF, la FAO e Microsoft.

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