News & Salento
A Lecce i lavori del progetto sulla mobilità alternativa
Si terrà a Lecce nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26 febbraio una sessione di lavori di SEE MMS (programma South Eastern Europe, progetto Mobility Management Scheme), il progetto di sostegno alla multi modalità e di promozione dei trasporti alternativi nei territori dei Paesi del Sudest europeo. Le attività del progetto riguardano l’analisi delle migliori pratiche sulla gestione delle mobilità, la costituzione ed il funzionamento dei centri di mobilità e lo sviluppo della rete dei centri di mobilità del Sudest europeo. Partners del Comune di Lecce sono l’Agenzia per lo Sviluppo di Atene (capofila) l’European Community Business and Innovation Center di Attika (Grecia), il Centro Austriaco per la Mobilità di Graz (Austria), il Centro Regionale per l’Ambiente di Lubiana (Slovenia) ed i Comuni di Elefsina (Grecia), Varna (Bulgaria), Iasi (Romania), Trogir (Croazia), Glamoc (Bosnia-Erzegovina), Belgrado (Serbia) e Padova.
Le città del Sudest europeo evidenziano problemi di accesso e connessione, sia all’interno delle singole regioni che all’esterno. Inoltre lo sviluppo delle attività economiche, la crescita del turismo e quella del movimento dei beni e delle persone mettono grande pressione alle aree del SEE e nei corridoi dei trasporti principali che richiedono una necessità crescente di soluzioni efficaci per affrontare i bisogni della mobilità. L’obiettivo principale del piano di gestione della mobilità SEE è di sostenere la multi modalità e la promozione di trasporti alternativi nei territori SEE (riducendo l’uso dell’automobile) che porteranno ad un miglioramento per tutti i gruppi sociali e assicureranno una crescita economica sostenibile nei territori SEE e la mitigazione dell’impatto negativo del traffico sull’ambiente. Promuovendo la cooperazione per aumentare l’uso della gestione della mobilità nelle città del sud est europeo, il partenariato di progetto incoraggerà le autorità locali e regionali a guardare la cooperazione transnazionale come un mezzo per incrementare lo sviluppo attraverso l’apprendimento scaturito dall’esperienza.
L’obiettivo finale è la costituzione di 7 centri di mobilità come risultato concreto dei 7 piani di gestione della mobilità. Un centro di mobilità è l’unità operativa a livello cittadino/regionale, dove i servizi di mobilità sono iniziati, organizzati e forniti. La costituzione di un centro di mobilità è un’importante pietra miliare e serve come punto di cristallizzazione per la gestione della mobilità. La sessione di lavori si terrà giovedì 25 febbraio presso la sala convegni dell’ex Convento dei Teatini (inizio ore 12:30) e proseguirà con una visita presso le strutture di mobilità della città di Lecce nella giornata di venerdì 26 febbraio (inizio ore 9,30).
Appuntamenti
Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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