News & Salento
Contratti di Rete delle imprese
Il Presidente di Confindustria Lecce, dott. Piero Montinari, dopo un impegnativo lavoro di concertazione, analisi e studio tra l’Associazione da Lui presieduta, unitamente a Federmeccanica, e le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori ha sottoscritto l’Accordo per la promozione di un Contratto di Rete delle imprese del settore delle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni.
Già dal mese di giugno scorso Confindustria Lecce, in occasione dell’Assemblea svolta in Partnership con Confindustria Verona, aveva lanciato il District Interzone Development Industry (DIDI) – progetto per migliorare la competitività delle imprese e combattere propositivamente la crisi – quale strategia podromica del Contratto di Rete. Il Contratto di Rete, strumento innovativo di governo delle filiere industriali a scala nazionale, permetterà di migliorare la capacità di innovazione e di internazionalizzazione, attraverso processi di consolidamento e di diversificazione produttiva. Il Contratto di Rete viene visto da Confindustria Lecce come ulteriore modello di sviluppo economico, idoneo a dare competitività nel mercato globale, a settori caratterizzati da catene di fornitura complesse in una logica di integrazione funzionale tra grandi, medie e piccole imprese.
Tale modello contribuisce a rafforzare i settori produttivi in tutta la loro articolazione nazionale, attraverso la condivisione delle conoscenze, l’attuazione di progetti comuni in materia di ricerca ed innovazione, la sinergia e la concentrazione degli sforzi in materia dell’ insegnamento e della formazione, la messa in comune di pratiche innovative nell’ambito della rete di imprese o la realizzazione di azioni congiunte di marketing di prodotto. Il comparto delle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, settore ben radicato nel territorio salentino, rappresenta il progetto pilota di tale strategia di sviluppo .
A tal fine, l’Accordo sottoscritto darà vita a tavoli di concertazione parallela con Istituzioni Governative (Stato, Regioni, Enti Locali), Istituzioni Economiche (ABI, Cassa Depositi e Prestiti, SACE), Confindustria Nazionale – in rappresentanza ed in concerto con UNACOMA – e quelle delle Province interessate, le Organizzazioni Sindacali Nazionali e quelle delle Province interessate ed i Main Contractor a scala nazionale ed internazionale. Per la promozione e lo sviluppo dell’Accordo sottoscritto è stato costituito un Comitato coordinato dalla Presidenza di Confindustria Lecce e composto dal Presidente di Federmeccanica Lecce e dai rappresentanti provinciali e di Categoria delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori della provincia di Lecce.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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