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Mario Montinaro nuovo presidente della Sezione Ambiente di Confindustria Lecce
Mario Montinaro è il nuovo presidente della Sezione Ambiente di Confindustria Lecce. L’Assemblea di Sezione, riunitasi nei giorni scorsi, lo ha eletto per il prossimo triennio. Ringraziando il past president Luigi Zilli ed i colleghi per la fiducia accordatagli, il neo presidente Montinaro ha detto che occorre portare avanti un’azione forte a vantaggio delle imprese del settore che, a causa della crisi ma soprattutto della peculiarità dei servizi che svolgono, si trovano in una situazione davvero critica e per certi versi addirittura drammatica.
“E’ sotto gli occhi di tutti – afferma Montinaro – la difficile situazione finanziaria in cui versano le imprese che si occupano di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Una contingenza della quale mi farò carico di ricercare una soluzione tempestiva con gli ATO, onde evitare che anche in Puglia si verifichino emergenze rifiuti tristemente note in altre regioni italiane. La Puglia ed il Salento non meritano gli onori della cronaca per tali problematiche”. Milioni e milioni sono gli euro di debito accumulato dagli Ato e le imprese si trovano nell’impossibilità di continuare a fare fronte ai propri impegni. “Il nostro – continua Montinaro – è un servizio di pubblica utilità ed i nostri sforzi non vengono riconosciuti. Abbiamo la responsabilità di tantissimi lavoratori per i quali ogni giorno cerchiamo i mezzi che garantiscano i livelli occupazionali e la retribuzione. Ma il sistema è vicino al collasso”. Un’altra questione sulla quale il nuovo presidente si è detto deciso ad intervenire riguarda i bandi di gara.
“Non è possibile contestare dopo – spiega Mario Montinaro – il capitolato a base di una gara. E’ necessario che si trovino gli strumenti per approntare, in sinergia con gli enti locali, bandi che siano convenienti per la pubblica amministrazione, ma che allo stesso tempo garantiscano adeguata qualità nei servizi e giusta e lecita remunerazione per l’impresa. Contestare dopo, non porta ad alcun risultato e rischia di compromettere la salute pubblica e la stabilità dell’intero comparto”. Ma l’impegno del nuovo presidente sarà rivolto anche alle imprese che non operano nel campo dei rifiuti solidi urbani. L’intenzione è quella di allargare la rappresentanza a servizi quali l’acquisto di gasolio, attrezzature per la sicurezza, assicurazioni, ecc. Vicepresidente è stata eletta Domenica Rizzello. Nella stessa seduta è stato votato il consiglio, formato da sette componenti: Giampiero Corvaglia, Martino Lacatena, Vito Margiotta, Giampiero Perniola, Vito Ruggieri Fazzi, Alessio Tundo e Federico Zilli. Sono stati eletti, altresì, Fabio Montinaro, quale rappresentante nel Comitato Piccola Industria e Giampiero Corvaglia nella Commissione Internazionalizzazione di Confindustria Lecce.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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