Castrignano del Capo
Clandestini sulle coste di Leuca all’alba: dubbi su nuovo sbarco
Fermati nove uomini di origine dubbia, o cingalese o bengalese, tra Leuca e Gagliano. Girovagavano in piccoli gruppetti forse in cerca di una stazione
Con il definitivo assestarsi delle condizioni meteo negli ultimi giorni, e con il conseguente mare calmo, sono aumentati i tentativi disperati di traversate clandestine nel Mediterraneo.
Dopo la sbarco di pochi giorni fa di un cinquantina di profughi in località Ciardo, sono stati rintracciati stamattina a Leuca nove altri clandestini. Non è ancora stato accertato se vi sia stato nella notte un nuovo sbarco, anche se la situazione sembra confermarlo.
La particolarità dell’evento odierno sta nel fatto che i migranti trovati a vagare tra Leuca e Gagliano alle prime luci dell’alba non sono stati rintracciati, come di solito accade, in un gruppi di grandi dimensioni, dalle 30 persone in su. Pertanto si sta cercando di capire come siano finiti sulle nostre coste e da dove provengano. La loro metà, invece, era quasi certamente la stazione delle ferrovie più vicina: quasi sempre dopo uno sbarco i migranti tentano di muoversi subito verso il nord Italia.
Le prime identificazioni parlano di otto adulti e un (almeno apparentemente) minorenne. Resta il dubbio tra l’origine cingalese e quella bengalese.
Fermati dalle forze dell’ordine, con ancora addosso i segni del viaggio, i nove clandestini sono stati rifocillati, medicati e trasferiti presso il centro di accoglienza “Don Tonino Bello”.
Lorenzo Zito
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari
Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola
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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.
Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.
questa volta è stato fermato dai carabinieri e sempre per detenzione ai fini di spaccio.
Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.
In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.
A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.
Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
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Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
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Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
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