Castrignano del Capo
Leuca: proteste per il nuovo stabilimento balneare
Dovrebbe sorgere in località Marchiello. SOS Costa Salento: Si tutelino gli interessi collettivi e si salvaguardi il bene comune “paesaggio”
Un nuovo progetto di impianto balenare in località Marchiello a Leuca scatena la furia di SOS Costa Salento: “Un progetto invasivo per il paesaggio in uno dei posti più affascinanti del Salento”, accusano, “Basta vedere le foto pubblicate nella pagina facebook del neocostituito comitato “SOS Marchiello” per comprendere la sproporzione nel bilancio “profitti/perdite” per la comunità e per i Beni Comuni. E basta vedere le reazioni indignate che questo progetto sta scatenando in una marea crescente di cittadini e turisti per rendersi conto che questa vicenda potrebbe diventare emblematica di una ribellione generale contro l’assalto al territorio che in questi 30 anni ha inferto numerose ferite al Salento”.
Vale la pena ricordare che l’iter progettuale è, allo stato, regolare, essendo autorizzato dalla precedente amministrazione comunale di Castrignano del Capo. “L’attuale Amministrazione”, dicono dall’Associazione, “ha cercato di tenere fermo il tutto con la scusante del Piano Coste, ma alla fine gli intestatari del progetto hanno fatto ricorso al TAR di Lecce, che ha nominato un commissario ad acta, il quale ha “imposto” al Comune di rilasciare i permessi a costruire”. E oggi quindi ci sono tutte le autorizzazioni per realizzare l’opera.
Secondo SOS Costa Salento “in questa vicenda, come in tante altre del nostro Salento, si evidenzia chiaramente una guerra in atto tra “affari” e “Beni Comuni”, per colpa di una politica spesso incapace di trovare le dovute mediazioni e di moderare gli appetiti del business sfrenato. Siamo invece dell’idea che occorre evitare che si continui ad erodere e violentare, oltre che la costa e il territorio, anche il valore della Costituzione italiana che nell’art. 9 recita: “La Repubblica… tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
“Anche la legge e la giustizia, oltreché la politica”, insistono, “devono sottostare all’articolo 9 della Costituzione. Nella località Marchiello, se un giudice o un tecnico o un Sindaco non lo sa, c’è proprio tutto questo valore prezioso che si chiama “paesaggio”, che non è solo poesia e spiritualità e sogno, ma “patrimonio di tutti” che non può essere strappato alla comunità. Pertanto invitiamo l’Amministrazione comunale di Castrignano del Capo a prendere con coraggio la via della difesa dei beni comuni. E invitiamo, infine, i detentori del progetto a un atto di generosità e di amore per questa terra, rinunciando a una “invasione inutile” (seppure autorizzata) nei ricordi e negli affetti della collettività dei cittadini salentini”.
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
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Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
Attualità
Leuca: altro “no” all’uso sconsiderato dell’eolico offshore
Sit-in voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca e promosso dal Movimento Regione Salento. Paolo Pagliaro: «Il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione»
La protesta continua e si fa sempre più vibrante.
A distanza di pochi giorni dalla manifestazione a Porto Miggiano, il Salento ribadisce ancora una volta il suo “no” all’eolico offshore selvaggio.
Il sit-in è stato voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca, con Francesco Petracca sindaco di Castrignano del Capo “padrone di casa”, che si sono ritrovati dinanzi alla cascata monumentale di Santa Maria di Leuca per ribadire tutta la contrarietà del territorio alle mega centrali eoliche lungo la costa salentina.
Un’altra manifestazione popolare all’insegna dell’amore per il Salento, che continua la sua battaglia contro le pale galleggianti prospettate dalle multinazionali, autentica minaccia per il nostro mare e per le nostre coste.
In prima linea l’associazione Italia Nostra.
«La protesta, trasversale, ha coinvolto tutti», ha commentato soddisfatto il presidente del Movimento Regione Salento e consigliere regionale Paolo Pagliaro, «in uno dei punti più incantevoli del Salento, sul quale abbiamo coniato uno dei motti ispiratori di tante battaglie: “l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari”».
«Non possiamo permettere che un manipolo di multinazionali calpesti la bellezza e ogni logica di corretta pianificazione dello spazio marittimo», ha aggiunto il consigliere regionale, «ringrazio i sindaci del Capo di Leuca per aver sollecitato e voluto questo momento e ne approfitto per ribadire, anche oggi, che noi siamo assolutamente a favore della transizione energetica e delle energie rinnovabili, ma ci sono luoghi sacri, come questo, che non possono essere profanati».
Pagliaro, poi ricorda come «in Regione stiamo lottando per un piano regolatore del mare che fissi regole certe per delimitare le aree destinate all’istallazione delle centrali del vento galleggianti. Dalle parole siamo passati anche ai fatti con la mia mozione presentata già nel 2021 e sostenuta da 72 Comuni: il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho richiesto anche un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione».
Dai progetti al largo di Otranto a quelli prospicienti la costa di Leuca: il Salento è, dunque, compatto nel difendere il suo mare: «Anche questa volta il “no” è giunto perentorio: le coste, con la loro bellezza, ma anche l’entroterra con la sua storia e genuinità, non possono ospitare mostri in grado di deturpare il paesaggio in modo irreversibile».
Infine Pagliaro annuncia: «Dopo la manifestazione di oggi, ce ne saranno altre e rappresenteranno in modo univoco e compatto, l’unità dell’intero Salento contro le invasioni delle multinazionali».
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