News & Salento
“La Biblioteca Pubblica come piazza del sapere”
Confronto aperto su ruolo e funzioni della biblioteca pubblica. E’ questo il fine con il quale la Provincia di Lecce ha programmato una due giorni, con iscrizione gratuita ma necessaria, in programma giovedì 4 e venerdì 5 febbraio, dalle 9 alle 13, nella Biblioteca provinciale di Lecce “N. Bernardini”, presso la sede del Convitto Palmieri.
Il seminario, dal titolo “La biblioteca pubblica come piazza del sapere”, sarà tenuto da Antonella Agnoli ed è stato voluto ed organizzato dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Lecce. Gli incontri saranno articolati intorno ai seguenti argomenti: Dove va la Biblioteca pubblica? Analisi della situazione economica, dei modelli culturali e sociali e il loro riverbero sul futuro della Biblioteca. Come Internet ha cambiato il nostro modo di ragionare e comunicare; Cosa deve e può fare la nuova biblioteca in termini di nuovi servizi, nuove figure professionali, nuovi utenti; Come mettere a punto servizi che rispondono ai bisogni attuali dei cittadini senza perdere di vista la necessità di adeguarsi ai cambiamenti, in particolare a quelli tecnologici; Lo stile di lavoro e di comunicazione di chi ci lavora.
La partecipazione è gratuita; per motivi organizzativi è necessario iscriversi. Tutte le informazioni e il modulo sono scaricabili dal sito istituzionale della Provincia di Lecce, all’indirizzo www.provincia.le.it. <<Con questa iniziativa, la Provincia di Lecce intende avviare un dibattito sul ruolo e le funzioni della biblioteca pubblica, sui cambiamenti da cui è attraversata e sulle sue prospettive di crescita e di sviluppo, nella convinzione della centralità che tale istituzione deve avere nell’ambito delle politiche pubbliche come strumento indispensabile alla piena realizzazione della libertà intellettuale e, quindi, della partecipazione democratica>>, dichiara l’assessore alla Cultura Simona Manca.
“Secondo il Manifesto Unisco del 1994, infatti, “la biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l’apprendimento permanente, l’indipendenza delle decisioni, lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali”. La relatrice del seminario Antonella Agnoli ha progettato e avviato la biblioteca San Giovanni di Pesaro (di cui è stata direttore scientifico fino a marzo 2008), ed ha collaborato al restyling degli Idea Store di Londra e a numerosi progetti bibliotecari in Italia. Inoltre, è consulente di vari architetti e di diverse amministrazioni locali per la progettazione degli spazi e dei servizi bibliotecari e per la formazione del personale. Coordinatrice dell’Associazione Forum del Libro, collabora con Artelibro a Bologna. Di recente ha pubblicato per Laterza “Le piazze del sapere”, un’illuminante analisi su ciò che sono o che dovrebbero essere le biblioteche del XXI secolo.
Appuntamenti
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Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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