Neviano
La “favola” dei fratelli registi
Finalmente si godono l’estate i fratelli gemelli Luca e Gabriele Stifani (in foto) dopo un anno di intenso e duro lavoro. A Londra, dove vivono dopo essersi laureati nel 2006 alla Northumbria University, indirizzo Media Production, ed aver realizzato quella che è stata la loro passione fin da quando erano bambini, sono conosciuti come “tweens brothers”.
I due registi, che ora hanno 29 anni, sono originari di Neviano, ma nel 1999 si sono trasferiti a Newcastle per frequentare un corso di dieci mesi all’International House e da allora hanno proseguito decisi e determinati su questo strada. La loro più notevole produzione riguarda cortometraggi, documentari, danza antropologica nei teatri, corporate e art video. “Amok” il loro più importante cortometraggio metafisico sulla crisi d’identità, e prodotto nel 2006, ha attirato i favori e l’attenzione di registi internazionali, “perché”, spiegano, si ispirano a “fatti reali rappresentati in maniera surreale o fantastica”.
Il loro stile è infatti fantastico. “Amiamo il cinema fantastico. Si va al cinema per staccarsi dalla quotidianità e dalla realtà, quindi noi, per creare questo distacco, facciamo ricorso alla magia. Creiamo un mondo metafisico tra il reale ed il fantastico. Ci si rispecchia nella realtà che rappresentiamo anche se non è quella della vita reale. Anche se i nostri lavori trattano argomenti forti, sono comunque accessibili a giovani ed adulti”. Non a caso la loro fonte di ispirazione è il film “La storia infinita”. Ed i vostri registi preferiti? “Fellini, De Sica, Burton, Linch, Gondry e Del Toro”. Cosa avete inserito dell’Italia nei vostri lavori? “La lingua: nei nostri film si intrecciano l’inglese, lo spagnolo e l’italiano”. E come si facilita la comprensione al pubblico? “Attraverso una tecnica sulla quale si basa il dialogo: la redundant, che consiste nella ripetizione delle stesse parole nelle varie lingue”. Avete lavorato in Italia? “L’Italia non dà spazio ai giovani. All’estero siamo molto apprezzati. Il fatto di essere di un’altra cultura, fa scaturire curiosità ed interesse verso il diverso, verso un’altra cultura, quella nostra, italiana. Abbiamo provato ad inserirci a Roma, dove c’è l’unica università con il nostro indirizzo, ma non è andata bene. A Roma la cinematografia è privatizzata e noi non avevamo abbastanza risorse economiche per far fronte alle spese per lo studio, mentre i nostri studi a Newcastle sono stati finanziati dalla Comunità Europea”.
Adesso, però, vi godete le vacanze. “La famiglia, i nipoti, gli amici”. Se si può parlare di vacanze rilassanti… “Avremmo tanta voglia di chiuderci in casa a goderci la famiglia, ma non vogliamo trascurare le amicizie e quindi le nostre serate si dividono fra le partite di calcetto, il mare e le nottate in discoteca”. Un’immagine, una cartolina che portate con voi? “La nostra famiglia stretta intorno alla tavola nelle calde sere d’estate con la tavola imbandita di cibo e vino rosso in abbondanza”. Progettate di ritornare? “Il momento è ancora lontano. Abbiamo ancora tanto da studiare e da imparare per perfezionarci. Dobbiamo viaggiare perché i nostri viaggi sono legati ai documentari che realizziamo. Successivamente torneremo per arricchire con la nostra esperienza il nostro Paese”. Perché vi piace il cinema? “Per due motivi. Il primo è perché quando nostro fratello ha affittato un videoregistratore, noi ci divertivamo a fermare, mandare avanti ed indietro le immagini dei film. Successivamente, ci hanno appassionato ed affascinato i filmati Super8 di quaranta anni fa. Noi abbiamo visto immagini che non si ripresenteranno mai più”. Ed il secondo motivo? “Abbiamo ricevuto due videoregistratori tramite i quali facevamo dei montaggi video ed inserivamo con il walkman la base musicale in base a quello che ci suggeriva la fantasia. Dopo dodici ore di lavoro al giorno, riunivamo la famiglia per mostrare il nostro elaborato”. Attualmente lavorano per la Corona Film di Newcastle, che si è dimostrata molto interessata ai loro lavori, ma stanno anche lavorando su alcuni progetti che vorrebbero realizzare in Italia, tuttavia “stiamo cercando i finanziamenti, stiamo cercando di capire dove e cosa l’Italia possa offrire agli artisti”.
Fiorella Mastria
Appuntamenti
Galatina: 200 persone in 3 mesi si sono rivolte alla Rete dei servizi per il lavoro del Cpi
Per oltre il 71 per cento di loro si tratta di donne e quasi sempre di utenti molto vulnerabili. Gli operatori Arpal sono presenti nei municipi di Aradeo, Cutrofiano, Galatina, Neviano, Sogliano Cavour e Soleto
Circa duecento persone in appena tre mesi si sono rivolte agli sportelli itineranti di Arpal Puglia nei sei Comuni dell’area di Galatina.
Per oltre il 71 per cento di loro si tratta di donne e quasi sempre di utenti molto vulnerabili.
È un risultato che va oltre le aspettative quello relativo al primo trimestre di sperimentazione della Rete dei servizi per il lavoro, ideata dal centro per l’impiego di Galatina e che vede coinvolti anche Comune di Galatina e Ambito territoriale sociale con il monitoraggio di Anpal Servizi. Accanto ai servizi a sportello, proseguono gli incontri tematici: presso la sede del Comune di Aradeo, si è tenuto un evento incentrato sulle procedure di accesso al lavoro nella Pubblica Amministrazione, con riferimento agli avviamenti a selezione Art. 16 L. 56/87.
Gli operatori Arpal, analizzando i bandi attualmente in corso, hanno spiegato ai 72 utenti presenti quali sono i requisiti essenziali per parteciparvi, le modalità di selezione e i criteri di valutazione adottati.
Alla firma della convenzione per la creazione della Rete, nel giugno scorso, è seguita una fase di programmazione, concertazione e organizzazione tra i partner, con l’avvio delle attività il 19 settembre. Da allora, sulla base di un calendario fisso, gli operatori Arpal Puglia sono presenti nei diversi municipi in orario mattutino: a Galatina ogni martedì, a Cutrofiano ogni giovedì, a Sogliano Cavour e Neviano ogni lunedì con alternanza bisettimanale, ad Aradeo e Soleto ogni mercoledì ma, anche in questo caso, con alternanza ogni 15 giorni.
«La prossimità è un valore aggiunto, una bussola che ci consente di essere ancora più efficaci nel mettere in pratica le politiche attive del lavoro. Essere riusciti ad intercettare un’utenza così fragile, che per diversi motivi e impedimenti quasi mai si era rivolta prima ai centri per l’impiego, è la prova che con questa Rete ci abbiamo visto giusto» commenta Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’Impiego Ambito di Lecce ARPAL Puglia.
Dai dati rilevati dagli operatori ARPAL è emerso che hanno fruito di servizi per il lavoro un totale di 196 utenti, di cui 140 donne e 56 uomini.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, 58 sono risultati essere cittadini di Galatina, 47 di Aradeo, 29 di Sogliano Cavour, 22 di Soleto, 21 di Cutrofiano e 19 di Neviano. La fascia di età degli utenti è nella gran parte dei casi collocata nel range 35-55 anni, seguita poi, nelle donne, dalla fascia over 50 e, per gli uomini, dalla fascia 18-29.
La gran parte degli utenti che si sono rivolti al servizio erano disoccupati, 36 invece i percettori di strumenti di sostegno al reddito, 9 gli occupati, 7 gli utenti di cui alla L.68/99 e 6 gli inoccupati.
«Il futuro dei servizi per l’impiego è quello di aprirsi capillarmente al territorio. Sempre di più dovrà essere il Centro per l’Impiego ad andare incontro agli utenti, soprattutto quelli con meno strumenti, per erogare servizi integrati a “Km0”. Questo progetto pilota sarà implementato per offrire sempre maggiori e migliori servizi ed opportunità al territorio», dichiara Maurizio Luchena, referente cpi di Galatina.
Quasi un quarto degli utenti intercettati non si era mai rivolto prima al centro per l’impiego. Presso gli sportelli comunali hanno richiesto, soprattutto, supporto all’inserimento o reinserimento lavorativo (candidature ad offerte di lavoro, supporto elaborazione CV, ecc.); rilascio della Did, profilazione e aggiornamento della scheda anagrafica professionale; accoglienza e prima informazione; stipula del patto di servizio personalizzato.
Altri servizi erogati con meno frequenza sono stati quelli di orientamento di base, collocamento mirato, orientamento specialistico e supporto all’autoimpiego.
Dai questionari di soddisfazione, è emerso che gli utenti hanno valutato gli operatori come “molto disponibili e cortesi” nel 64% dei casi ed “abbastanza disponibili e cortesi” nel restante 36% dei casi. La competenza degli operatori stessi è stata percepita come “molto elevata” nella gran parte dei casi (64%), e la qualità del servizio ricevuto è stata ritenuta “ottima” nell’84% dei casi e “buona” nel restante 16%.
Cronaca
Commercio illegale di Gpl, nei guai 4 imprenditori
la guardia di finanza ha sequestrato, tra Nardò, Matino, Galatone e Neviano, 900 bombole per 13mila chili di gas. Dopo la segnalazione detenzione di materiale esplodente senza la licenza dell’Autorità e senza le prescritte cautele, tutti i gestori delle attività abusive saranno oggetto di accertamenti fiscali per la quantificazione del volume d’affari sottratto al fisco
I finanzieri della Compagnia Gallipoli hanno individuato, cinque depositi abusivi, utilizzati quali punto di stoccaggio di bombole G.P.L. (gas di petrolio liquefatto).
L’attività investigativa, eseguita nei territori di Nardò, Matino, Galatone e Neviano, ha portato al sequestro 900 bombole, con una capacità di stoccaggio complessiva di oltre 13mila kg di prodotto petrolifero liquido, nella disponibilità di quattro imprenditori, detenute in assenza del prescritto certificato di prevenzione antincendio.
Per tale ragione gli stessi soggetti giuridici sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Lecce, per le ipotesi delittuose di senza la licenza dell’Autorità e senza le prescritte cautele.
Nei confronti di tutti i gestori delle attività abusive seguiranno accertamenti fiscali, anche di natura finanziaria, per la quantificazione del volume d’affari sottratto al fisco.
Aradeo
Piccinno: “Il parco macchine non è sufficiente per 1350 interventi domiciliari”
Si chiede pertanto che venga ripristinato un parco macchine idoneo a consentire al personale incaricato di garantire una risposta professionale, veloce ed efficiente a quelle che sono le continue e pressanti richieste di intervento che giungono incessantemente dagli utenti domiciliari..
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