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Leverano

Leverano: “Centro storico, un futuro di decadenza”

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Comunicato stampa del Comitato per la tutela e la vivibilità del centro storico di Leverano, firmato dalla presidente Maristella Martena: “L’Amministrazione Comunale di Leverano, con decorrenza 15 luglio 2009, ha istituito una zona a traffico limitato (ZTL) in tutto il centro storico e un’area pedonale in piazza Roma.


Dopo sei mesi dall’adozione del provvedimento si possono valutare le seguenti conseguenze: 1. La partecipazione alle funzioni religiose della Chiesa Madre avviene con notevoli disagi per gli anziani e per i genitori dei bambini che frequentano le attività educative (rammentiamo che chi deve accedere a piedi nel centro storico è costretto a lasciare la propria auto in sosta nei parcheggi a pagamento). 2. Analogo disagio avvertono i pazienti anziani dello studio medico di base: per questo motivo il dottore, per venire incontro alle esigenze dei sui assistiti, ha dovuto spostare in parte la sua attività ambulatoriale in altra sede. 3. Si è registrato un aumento del traffico, già caotico, sulle vie che delimitano la ZTL per via del flusso veicolare ulteriormente intensificatosi. 4. Impedendo l’accesso alla clientela delle attività commerciali, ne sono derivati alle stesse sensibili danni economici. Alcuni esercizi hanno dovuto spostare la loro attività fuori dal centro storico o stanno meditando di farlo e vi è già una richiesta di danni al comune che potrebbe essere seguita da altre. 5. La ghettizzazione del quartiere, che nelle ore notturne è caratterizzato da isolamento e solitudine, ha già determinato con più frequenza furti, episodi di vandalismo, consumo di droga.


E i controlli? Il 21 dicembre 2009 l’Amministrazione Comunale, rivedendo la sua posizione di assoluta intransigenza, ha modificato la ZTL, decidendo di riaprire al traffico le vie S. Cosimo, Sedile e Roma (tratto in direzione di via Caracciolo), con divieto di fermata per i veicoli in transito in queste ultime due, con inversione di senso di marcia e di estendere l’area pedonale a largo Fontana, su cui si affaccia la BCC. La delibera di modifica è motivata dalla volontà di ridurre i disagi sopra evidenziati, ma tale provvedimento non limiterà alcuno dei danni già provocati dal precedente ed anzi, appena attuato, peggiorerà ancor più il traffico! Le uscite dal centro storico su incroci già congestionati non potranno che aumentare il caos e i disagi negli orari di punta.

Poiché non vogliamo che il centro storico si trasformi inesorabilmente in un ghetto, con crescenti problemi di vivibilità e di sicurezza, il comitato ribadisce la sua forte disapprovazione per la delibera adottata e continuerà nella sua azione di contrapposizione, già sottoscritta da 1300 cittadini che condividono la proposta di riapertura delle vie principali. Il piano traffico redatto dall’ufficio di Polizia Municipale e mai adottato dall’Amministrazione Comunale formulava le stesse proposte! E allora perché non riaprire anche le vie Napoli e G. Perrone? E’ un caso che su quelle vie operino alcuni tra i principali responsabili del nostro comitato?”.


Attualità

Meteo: siamo ad Aprile ma l’inverno continua…

Il sole ormai alto sull’orizzonte mitigherà certamente il clima diurno, ma in montagna farà decisamente freddo per il periodo, mentre nottetempo e in pianura le minime potranno scendere sotto i 5-7°C anche in pianura.

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Secondo le previsioni di 3bmeteo.com, “Proseguirà per almeno altri 8 giorni la fase fredda con temperature sotto la media per via dei venti in discesa dall’Artico. Tempo spesso instabile con ulteriori rovesci e temporali; lunedì neve anche a quote collinari al Nord”

Anche nei prossimi giorni, e almeno fino al 25 aprile, l’Italia sarà interessata da correnti provenienti dalle latitudini artiche, quindi decisamente fredde per il periodo, riportandoci indietro di oltre un mese sul calendario.

Il sole ormai alto sull’orizzonte mitigherà certamente il clima diurno, ma in montagna farà decisamente freddo per il periodo, mentre nottetempo e in pianura le minime potranno scendere sotto i 5-7°C anche in pianura.

Ciò manderà in sofferenza la vegetazione, e relativa fioritura, che peraltro si era risvegliata con largo anticipo durante la fasi di caldo anomalo di marzo e dei primi giorni di aprile.

Tra sabato e domenica un nuovo impulso di matrice artica attraverserà l’Italia portando rovesci e temporali sparsi, localmente accompagnati da grandinate anche di una certa rilevanza, maggiormente coinvolto il Centrosud con la neve che potrà spingersi fin sotto i 1000m in Appennino durante i rovesci più intensi. Le temperature saranno in generale spesso sotto la media”.

Tra lunedì e martedì prossimo prenderà inoltre vita una nuova depressione sui mari italiani, con ulteriori piogge e temporali sparsi su gran parte dello Stivale, pur distribuiti in modo estremamente irregolare.

Volgendo lo sguardo al medio termine, sembra molto probabile che questa fase instabile e decisamente fresca possa protrarsi fino al 25 aprile, prima di una successiva possibile graduale stabilizzazione atmosferica contestualmente ad un addolcimento termico.

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Cronaca

Droga ed armi, arresto a Leverano

Aveva con sé cocaina, eroina, marjuana e hashish: Rinvenute anche una pistola, due scacciacani prive di tappo rosso e 43 cartucce a salve

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Durante un’attività di polizia giudiziaria, gli agenti del Commissariato di Polizia di Nardò hanno tratto in arresto un uomo di 33 anni di Leverano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma clandestina.

I poliziotti hanno proceduto alla perquisizione personale, estesa in seguito al veicolo ed alle abitazioni del 33enne, e hanno sequestrato circa 13 grammi di droga, tra cocaina, eroina, marjuana e hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento insieme alla somma di 120 euro.

In seguito, continuando il controllo, sono state rinvenute una pistola clandestina, due pistole scacciacani prive di tappo rosso e 43 cartucce a salve.

L’indagato verrà associato presso il suo domicilio in attesa della convalida dell’arresto.

 

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Cronaca

Assunzioni fittizie, tre imprenditori nei guai per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Richiesti 1.500 euro per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno: una volta ottenuta la somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti. Giochino ripetuto con 900 extracomunitari e profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro. Uno dei cosiddetti imprenditori percepiva anche il reddito di cittadinanza!

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I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, congiuntamente ai finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone residenti in provincia, titolari di altrettante imprese operanti nel settore agricolo, edilizio e ristorativo, accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

In particolare si tratta dei titolari rispettivamente di un’azienda agricola di Leverano, un’attività di ristorazione di Monteroni di Lecce e di una ditta edile ancora di Monteroni.

L’inchiesta, avviata nei primi mesi del 2023, ha portato all’acquisizione, anche attraverso l’esecuzione di perquisizioni e l’analisi dei flussi finanziari e bancari, di elementi probatori a carico degli indagati, i quali, a decorrere dall’anno 2020, avrebbero compiuto attività dirette a favorire l’immigrazione clandestina per la permanenza nel territorio dello Stato di oltre 900 extracomunitari, eludendo le disposizioni normative imposte dal “Decreto Flussi”, attraverso la falsificazione di atti e documenti attestanti fittizie assunzioni.

Secondo le indagini dei finanzieri e dei carabinieri salentini, gli imprenditori avrebbero avanzato richieste di € 1.500 per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno, i quali una volta ottenuta la citata somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti.

L’illecita attività avrebbe permesso al sodalizio criminoso di ottenere indebiti profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro.

In sede d’indagine è stato inoltre accertato che uno degli arrestati, sebbene formalmente interessato dall’esercizio di un’attività imprenditoriale, avrebbe fraudolentemente richiesto ed ottenuto anche il reddito di cittadinanza, beneficiando di un contributo sociale ammontante a circa 20 mila euro.

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