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Lecce

Casalabate cambia Comune

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Il Consiglio Regionale ha deliberato unanimemente, ed in base alla Legge 26/1973, il passaggio della Marina di Casalabate dal Comune di Lecce a quelli di Squinzano e Trepuzzi, con Campi Salentina che, nonostante la ferma volontà dell’Amministrazione, per ora non è entrata ancora perché “non confinante” con Lecce. Ha colpito molto in senso positivo la trasversale unanimità della votazione, segno di attenzione di tutto l’arco politico nei confronti del territorio. Il passaggio si è potuto concretizzare grazie alla volontà della città di Lecce, nella persona del sindaco Paolo Perrone, il quale ha dato il benestare dell’Amministrazione leccese nel rideterminare i confini di Lecce, Squinzano e Trepuzzi. Nel concreto accadrà che la parte di territorio che Lecce sta cedendo sarà compensata da parti di territorio che a loro volta Squinzano e Trepuzzi cederanno al capoluogo. I due Comuni assorbiranno i mutui accesi per Casalabate dal Comune di Lecce, che ammontano a circa 2 milioni di euro; per converso, i residenti, i villeggianti, i proprietari di immobili o terreni della località adriatica vedranno finalmente riversati sulla stessa gli introiti dei tributi (Ici, Tarsu, condoni vari, ecc.) da essi versati sinora nelle casse del Comune capoluogo.


A Casalabate tutto è in emergenza: c’è da predisporre il Pug, il Piano Commerciale, il Piano Urbanistico, il Piano per la salvaguardia delle coste; si deve cominciare a svolgere servizio di controllo con l’ausilio di Vigili (mediante l’insediamento di una stazione di Polizia Urbana) e Carabinieri; c’è da recuperare l’emblema della marina, vale a dire la storica Torre di Casalabate; ci sono da portare i servizi come farmacia, pronto soccorso; da migliorare la raccolta di rifiuti solidi urbani… e tanto altro ancora, con il fondamentale contributo anche della Pro Loco di Casalabate (presieduta dal prof. Ilio Spalluto), presente ed attiva nella marina già dal 1994. Con gli accorgimenti ora descritti, di sicuro potrà esserci la ripresa e la riqualificazione della tanto amata (dall’intero comprensorio del nord Salento) marina di Casalabate, mediante investimenti anche di privati. Piena soddisfazione e ringraziamento vengono espressi nei confronti di quanti, dai singoli cittadini alle associazioni di volontariato, sino agli amministratori locali di tutti gli schieramenti politici, hanno contribuito al raggiungimento dello storico risultato tanto inseguito ed atteso, nella certezza che l’impegno da parte di tutti continuerà per la piena rinascita di Casalabate.


Tonio Monastero


I meriti della Pro Loco di Casalabate 

Il passaggio di Casalabate da Lecce a Squinzano e Trepuzzi può essere definito una vittoria di tutto il territorio. Ed un ruolo importante lo ha svolto anche la Pro Loco della marina, grazie all’impegno quotidiano del presidente Ilio Spalluto e di tutti i soci. “Ancora una volta”, ha dichiarato Adelmo Carlà, presidente provinciale dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, “le nostre Associazioni no-profit fanno sentire la propria voce dando un contributo forte per una giusta causa. E quella di Casalabate lo è stata. È questo un successo, perché significa che qualcosa di buono le Pro Loco lo hanno fatto e continuano a farlo, dando valore ad un bene che ora fa parte di una comunità e che la stessa comunità è felice di ospitare nei suoi confini. Impegnandosi sempre al massimo perché il territorio è storia e cultura.


Ed è per mantenere vivi questi valori che le Pro Loco si impegnano giorno dopo giorno, superando ogni difficoltà e vincendo anche, come in questo caso, qualche battaglia. Come Presidente del Comitato UNPLI Lecce”, ha aggiunto Carlà, “esprimo la mia più grande soddisfazione per questo progetto andato in porto. Finalmente quando si riesce a fare sistema, tutto si può risolvere per il bene comune, come in questo caso. E questo ci riempie d’orgoglio. Il passaggio non deve rappresentare la fine di un qualcosa, ma deve essere un punto di partenza e di rinascita per la marina di Casalabate, in passato al centro di tante polemiche. E con l’auspicio che questo possa davvero diventare un nuovo inizio, ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla firma della legge, nonchè la Pro Loco di Casalabate che da sempre si impegna per la difesa e la valorizzazione del territorio”.


Serena Mendrano


Appuntamenti

Sessualità con la Treccani, si parte dal Salento

Tre giorni di dialoghi, incontri, laboratori e spettacoli: dal 3 al 5 maggio parte la settima edizione del Festival Treccani della lingua italiana dedicata alla parola sessualità

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Libera, repressa, infantile, presente anche nella fase senile, la sessualità comporta sotto il profilo linguistico una riflessione sempre più urgente e approfondita, considerando quante implicazioni e quanti equivoci determina nelle relazioni sociali. A questa parola è dedicata la settima edizione del Festival Treccani della lingua italiana #leparolevalgono, progetto ideato da Treccani Cultura – con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità ESG e la Media partnership di Rai Cultura e Rai Radio3 – per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, prestando particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione e di ragionamento, di condivisione e di rispettoso confronto tra diverse posizioni.

Dal 3 al 5 maggio il Festival partirà da Lecce con tre giorni di dialoghiincontrilaboratori e spettacoli.

Tra gli ospiti le teologhe Marinella Perroni e Shahrzad Houshmand, l’autore e conduttore dei programmi Radio3 Scienza Marco Motta, la psicologa Alice Mado Proverbio, lo storico dell’arte Lorenzo Madaro. Ed ancora, Maria Vittoria Dell’Anna, il critico letterario Marco Antonio Bazzocchi, la filosofa Elettra Stimilli, lo psicanalista e filosofo Sergio Benvenuto, il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, la psicopedagogista Barbara Tamborini, le linguiste e i linguisti Marcello AprileBenedetta BaldiDebora De FazioBeatrice Perrone, Rocco Luigi Nichil e Carolina Tundo.

Sabato mattina Renzo Rubino e Rachele Andrioli saranno protagonisti del format “Le parole delle canzoni“.

Le tre serate si concluderanno con la lezione|spettacolo Saba, scritta e interpretata da Mauro Covacich in occasione dei centoquarant’anni della nascita del poeta triestino (venerdì), il live del progetto elettronico Queen of Saba (sabato) e il concerto Donna Ginevra e le Stazioni Lunari con Ginevra Di MarcoFrancesco Magnelli Andrea Salvadori (domenica).

L’insieme dei caratteri e dei fenomeni della vita sessuale“: la definizione di sessualità contenuta nel Vocabolario Treccani giustifica da sola l’idea di dedicare a questa parola il Festival Treccani della Lingua italiana 2024 che dopo il capoluogo salentino approderà anche a Roma il 25 e 26 maggio e Lecco dal 27 al 29 settembre.

Dalla mappa semantica realizzata dai condirettori dell’ultima edizione del Vocabolario Treccani, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, emerge quanto sia opportuno e necessario approfondire i significati di questo termine e di quelli a esso collegati.

Amore, affettività, desiderio, seduzione, piacere, erotismo, con riferimento agli aspetti meno controversi. Identità di genere, asessuale, transessuale o transgender, in relazione a realtà sempre più presenti nella nostra società.

Per arrivare infine a quelle voci che denotano evidentemente una totale ignoranza del valore profondo di questa parola, quali molestare, stuprare e violentare.

Attraverso l’analisi storica dell’evoluzione della sessualità nella società italiana, i dibattiti su temi contemporanei come l’identità di genere, i diritti LGBTQIA+ e la consapevolezza corporea, la rappresentazione artistica e letteraria della sessualità, sarà possibile promuovere la comprensione e il confronto su temi spesso mistificati.

Da qui l’attenzione anche ad altre parole come emozione, passione, fantasia, libertà sessuale e libertà morale, bisessuale, gender, genere fluido, binario e non binario e, più in generale, orientamento sessuale, oggi più che mai aperto a tante considerazioni e sfumature.

Perché l’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, con il suo hashtag #leparolevalgono, cerca di migliorare ogni giorno l’uso e la conoscenza della nostra lingua.

«Per individuare questa parola abbiamo lavorato cercando di intercettare le esigenze di una nuova generazione per capire, grazie anche ai canali social, quali fossero le parole di maggiore attenzione e sulle quali fosse utile avviare un dialogo. Abbiamo così constatato che una delle parole più ricorrenti era sessualità, che sarà la parola chiave della settima edizione del Festival», sottolineano Della Valle e Patota, «mai come quest’anno abbiamo dedicato un’attenzione particolare anche a tutte le parole che ruotano intorno a quella principale, perché attraverso le relazioni linguistico-lessicali potremo orientare le persone a un uso consapevole e appropriato dei termini. Siamo convinti che dalla conoscenza del significato si possa migliorare la qualità delle relazioni personali e ridurre quegli eccessi, non solo verbali, che possono determinare intorno al tema sessualità situazioni spiacevoli, spesso estreme e motivi di incomprensione anche profondi».

Il Festival Treccani della lingua italiana è organizzato a Lecce da Fondazione Treccani Cultura in collaborazione con Regione Puglia (Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio) e Teatro Pubblico Pugliese grazie al Piano straordinario 2023 “Custodiamo la Cultura in Puglia – Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 – Art. 15 – Comma 3, Polo Biblio-Museale di LecceSOI – Società oftalmologica italiana e Fondazione Giancarlo Pallavicini, il contributo di Treccani Reti e con il patrocinio di Rai per la sostenibilità ESG, Provincia di LecceComune di LecceUniversità del Salento. Media partner Rai Cultura e Rai Radio 3.

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Appuntamenti

Mātram – Tra il gesto e il colore

Dal 28 aprile al 26 maggio, presso il “Must Off Gallery”, Museo Storico città di Lecce, la personale di pittura della tricasina Stefania Rizzo, a cura di Paolo Marzano

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Una serie di opere lungo un percorso ben strutturato; calibrato su elementi come il pigmento che per l’artista è un accumulatore di energia e il gesto inteso come azione nello spazio utile a costruire territori alternativi di conoscenza.

Queste due componenti diventano per Stefania Rizzo la misura della sua emozione ed espressione che ha voluto chiamare “Mātram” (come misura delle cose).

Sono quei caratteri energetici che, col passare del tempo, crescono di potenzialità comunicativa, derivata da una sentita e coerente costruzione di un paesaggio del tutto personale, consapevole di una intensa storia individuale.

Quello di Stefania è il lavoro paziente ed ancora coerente dell’artista; sempre alla ricerca di sentieri alternativi, pronto a presagire scenari ed a prevedere immaginari.

Il curatore Paolo Marzano ha indicato un cammino di lettura del lavoro della pittrice originaria di Depressa di Tricase, basato sulla crescita tecnica, sull’approccio alle varianti pittoriche moderne, dalle quali l’artista è passata con sicurezza, sull’evoluzione materico-gestuale e quindi visionaria dell’artista.

L’esperienza con le tecniche antiche della pittura o come la ricerca continua di superfici inattese nel realizzarla, crea una condizione per la quale Stefania Rizzo amplia la sua idea di intervento nello spazio-paesaggio.

Ed è proprio nel ‘suo’ paesaggio pittorico che, spostandosi dalle nature morte, ai chiarori notturni, dalle tempeste di vento sui mari, al loro impressionante moto perpetuo fino ai magmatici tramonti infuocati, Stefania Rizzo attraversa e si fa attraversare da quella moltitudine di esperienze espressioniste e astratto-informali riuscendo a sviluppare sensazioni come tumulti cromatici coinvolti in una progressione energetica, ella riconosce, appartenente alla libertà propria dell’agire gestuale.

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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