News & Salento
Rilancio TAC: “Unità d’intenti”
(9 febbraio) – Il Presidente della Provincia di Lecce, le Organizzazioni sindacali confederali e le Associazioni datoriali dei lavoratori hanno condiviso il complesso di strumenti e azioni individuate dal documento proposto congiuntamente da Regione Puglia e Provincia di Lecce alle parti sociali, destinato al rilancio del comparto tessile-abbigliamento-calzaturiero ed al riassorbimento dei lavoratori, senza implicazioni negative dal punto di vista occupazionale. Particolare attenzione è stata rivolta alla vertenza Adelchi, rispetto alla quale le azioni condivise hanno finalità prioritaria. Nella condivisione di questo percorso si sono individuate le seguenti direttrici da perseguire: la richiesta di un incontro urgente a carattere nazionale destinato a garantire la continuità degli ammortizzatori sociali e la riconvocazione di tutte le parti sociali e datoriali per la sottoscrizione finale di un documento tra le cui priorità insiste l’urgente attivazione di un tavolo permanente di unità di crisi a carattere territoriale.
Il Presidente della Provincia, le Organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali hanno concordato e convenuto nel valorizzare la forza concertativa espressa dall’incontro odierno, che ha fissato i seguenti obiettivi finali: il rilancio complessivo del comparto tessile-abbigliamento-calzaturiero; l’apertura agli investimenti esterni e alla loro individuazione; il sostegno alla riconversione produttiva e occupazionale. In questo senso la Provincia di Lecce diventa soggetto nevralgico, per la concertazione di tutte le azioni condivise destinate al sostegno del settore produttivo, che riveste una indubbia rilevanza nell’economia del territorio. In relazione all’operatività del percorso ci saranno dei prossimi e stringenti appuntamenti, dove tutte le iniziative verranno opportunamente discusse e condivise.
Appuntamenti
Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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