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Nardò

Nardò: alleanza da non crederci

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Se qualcuno si risvegliasse da un coma durato anche solo una manciata di mesi (un po’ come succede alla protagonista di un film culto intitolato “Goodbye, Lenin!”), stenterebbe a credere alla situazione politica che si troverebbe davanti agli occhi a Nardò: gli ex nemici giurati Antonio Vaglio, Giuseppe Fracella e Rino Dell’Anna ora stanno tutti dalla stessa parte e fanno gioco di squadra.


Ebbene sì, perché, durante il temutissimo e delicatissimo Consiglio Comunale sul bilancio (27 punti all’ordine del giorno e il parere negativo già preannunciato dai Revisori dei Conti), è stato proprio l’uomo che si è candidato, alle Comunali del 2007, contro l’attuale primo cittadino a rimanere in aula per ben due volte, garantendo nello stesso tempo il numero legale e la sopravvivenza di questa Amministrazione, prendendo così ufficialmente le distanze dalla minoranza e dalla sua strategia.


L’opposizione, infatti, appena aperta la seduta, si è resa conto di alcune sedie vuote fra i banchi della maggioranza e ha chiesto la verifica del numero legale abbandonando l’aula compatta. Tutti tranne lui, Dell’Anna, che, non muovendosi dal suo posto, ha assicurato le 16 presenze necessarie per lo svolgimento del Consiglio e ha, di fatto, evitato in zona Cesarini le elezioni anticipate. La stessa cosa è successa al momento dell’abbandono definitivo dell’aula da parte della minoranza, subito dopo la discussione del primo dei debiti fuori bilancio. Singolare, poi, è apparso il commento di Dell’Anna, che alla fine di un Consiglio reso infuocato dal Sindaco (che ha messo sulla graticola i suoi stessi Revisori), ha fatto sapere di non aver seguito la minoranza fuori “in ossequio al mandato assegnatomi dai cittadini di esercitare l’azione di indirizzo e controllo che compete al ruolo di Consigliere comunale”.


Singolare perchè il mandato a cui si riferisce glielo hanno assegnato circa 9000 neretini che, scegliendo lui, bocciavano l’operato di Vaglio. La scelta di Dell’Anna di sposare la causa di Vaglio, sicuramente come qualsiasi altra legittima ma, bisogna dirlo, abbastanza paradossale, ha ispirato la vena satirica di alcuni neretini e il gioco preferito sul web pare essere, negli ultimi tempi, riscrivere canzoni celebri adattandone il testo alle vicissitudine dei tre ex nemici. Forse anche per questo, Fracella e Dell’Anna (sulla testa del quale pende la richiesta di espulsione dall’UdC avanzata dalla Segreteria cittadina dello scudocrociato) hanno convocato una conferenza stampa spiegando le ragioni del “progetto politico” che li vede al fianco del Sindaco.


Hanno prima parlato di “disastro economico-finanziario ed amministrativo gestionale” e di “una lacunosa, penosa ed allegra azione di governo esercitata in questi anni da tutti gli organi comunali”, arrivando, poi, a spiegare così la loro posizione: “Se il 31 ottobre non avessimo consentito al Consiglio Comunale di Nardò di esaminare e discutere gli atti riguardanti il conto consuntivo 2008, la variazione di bilancio 2009, i numerosi debiti fuori bilancio, la salvaguardia dell’esercizio finanziario 2009, saremmo stati corresponsabili di una crisi che, oltre ad essere politico-amministrativa, sarebbe stata anche finanziaria con conseguenti gravi ripercussioni sui cittadini di Nardò. Con la nostra azione abbiamo evitato il commissariamento ed il disastro economico della città, abbiamo fatto in modo che Nardò non facesse la stessa fine che hanno fatto negli anni scorsi Taranto ed altri Comuni che hanno vissuto situazioni simili”.

Immediata e non tenera la replica di “Città Nuova”, la civica che è uscita dalla maggioranza di Vaglio ed è stata soppiantata dall’ingresso di “Io Sud-Fracella”. “Dell’Anna e Fracella, come il gatto e la volpe, disegnano”, afferma Roberto Russo a nome del Direttivo, “scenari inesistenti nel tentativo di giustificare un inqualificabile salto della quaglia che trova ragione solo ed esclusivamente nel loro desiderio di tornare a governare Nardò”. Russo rimarca in special modo “il silenzio assoluto da parte della stessa maggioranza” e replica che non esiste il paragone con Taranto: “I problemi di bilancio per la città sono esclusivamente legati ad errori su tempi e modi in cui si è proceduto alla redazione dello strumento finanziario, altro che caso Taranto. E questo è dovuto al pressappochismo con cui il sindaco ha affrontato le questioni che gli venivano sottoposte da parte dei Revisori dei Conti”.


Revisori che, dal canto loro, essendosi sentiti peraltro feriti nella loro professionalità dai giudizi espressi dal Sindaco, hanno già mandato tutto l’incartamento alla Corte dei Conti, così come la minoranza ha inviato tutto alla Procura della Repubblica ed al Prefetto. Bisogna, quindi, aspettare: c’è anche la possibilità, se la tesi di Revisori e minoranza fosse accolta, che questa Amministrazione venga – potremmo dire – “dimessa d’ufficio” per via dei conti non in ordine. Ancora a proposito dei Revisori, infine, va registrato il fatto che,  fra i bandi del Comune, è già comparso quello per la nomina dei nuovi esperti contabili. Varrebbe la pena dire che, anche se il Papa non è ancora morto (i Revisori sono in carica fino alla fine di novembre), si pensa già a farne un altro. Anzi, altri tre.


Ilaria Marinaci


Cronaca

Arrestato 19enne per detenzione di marijuana e hashish

Durante l’accertamento il 19enne mostrava segni di nervosismo, probabilmente dovuto al fatto che gli agenti hanno rinvenuto nella sue tasche 11 involucri di marijuana..

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La polizia di Nardò, durante il servizio di controllo del territorio, intensificato nella zona del centro storico, a causa il ferimento di un tunisino avvenuto qualche giorno fa, ha arrestato un 19enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio mentre lo stesso si avvicinava ad un gruppo di ragazzi.

Durante l’accertamento il 19enne mostrava segni di nervosismo, probabilmente dovuto al fatto che gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto nella sue tasche 11 involucri di marijuana, per un peso di gr.20, e gr.5 hashish, suddivisi in confezioni già pronte per la vendita, nonché, 150 euro.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, nonostante la madre dell’arrestato ostruisse il passaggio agli operatori e cercasse di nascondere altra sostanza stupefacente detenuta dal ragazzo, egli consegnava spontaneamente tutta la droga in suo possesso.

Ovverosia, uno zaino contenente gr. 260 di marijuana, ulteriori gr.230 di hashish e 11 bustine di marijuana corrispondenti a gr.30, materiale per il confezionamento e 400 uro. Complessivamente venivano sequestrati: gr.310 di marijuana, gr.235 di hashish e la somma di 550 euro.

Il giovane, incensurato, veniva arrestato e, su disposizione dell’A.G., posto agli arresti domiciliari.

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Attualità

I paesi salentini più popolari sul web

Spiccano le “tracce digitali” di Castrignano del Capo (Leuca), Otranto e Melendugno. Crescita esponenziale per Nardò: Nardò: «Recuperato terreno rispetto a città turistiche più importanti, blasonate e organizzate»

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Molti centri salentini tra i comuni pugliesi più apprezzati sul web. È quanto emerge dalla graduatoria redatta dalla “The Data Appeal Company” (una società del Gruppo Almawave attiva nello sviluppo del settore turistico partendo dai dati raccolti sul web) e presentata nel corso di un evento di Pugliapromozione.

La classifica vede San Giovanni Rotondo, Alberobello, Bari, Lecce e Polignano a mare tra i comuni pugliesi in assoluto più popolari nel web.  Apprezzamenti anche per Locorotondo per la ricettività, Martina Franca e Ceglie Messapica per la ristorazione, Cisternino per gli affitti brevi, Alberobello per le attrazioni. Particolarmente seguiti dagli utenti del web ci sono poi Conversano, Fasano, Altamura, Castrignano del Capo (quindi Leuca), Andria, Otranto, Trani, Monopoli, Melendugno e Nardò.

Le graduatorie sono basate sull’analisi di milioni di contenuti pubblicati online, relativi a migliaia di punti di interesse su tutto il territorio italiano

Si tratta di dati, commenti e recensioni raccolti sul web e analizzati dagli algoritmi e dall’Intelligenza Artificiale di The Data Appeal Company.

Con questo sofisticato procedimento, le “tracce digitali” consentono di monitorare ed esaminare luoghi di interesse turistico, storico e culturale, nonché strutture ricettive, affitti brevi, locali e attività ristorative.

Il Salento quindi protagonista anche sul web e, tra le località che tirano la volata, sorprende la crescita esponenziale di Nardò.

«Negli ultimi anni», spiegano l’assessore al Turismo e Marketing territoriale Giuseppe Alemanno e l’assessora alla Cultura Giulia Puglia, «Nardò ha recuperato molto terreno rispetto a città turistiche pugliesi più importanti, blasonate e organizzate. L’ecosistema digitale turistico-culturale guarda ormai alla nostra città e al nostro ricchissimo territorio come a mete importanti, con caratteristiche peculiari e con profili diversi che vanno dal mare alla natura, dal cibo all’identità. Questa graduatoria è l’ennesima conferma del lavoro che è stato fatto in sinergia con gli operatori privati, che ogni giorno investono e scommettono sulle potenzialità ancora in parte inespresse del nostro territorio».

«Siamo molto determinati», concludono i due amministratori neretini, «a proseguire e a insistere con una offerta turistica e culturale molto legata all’esperienza e al godimento lento e profondo dei luoghi e delle cose, nel pieno rispetto dei contesti».

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Attualità

Progetto SkillUp per lo sviluppo delle competenze digitali e dell’occupazione

Presentato stamani in Confindustria a Lecce, il progetto è mirato allo sviluppo delle soft skill digitali di persone ai margini del mercato del lavoro, con particolare attenzione ai pugliesi in stato di disoccupazione o inattività lavorativa, con età compresa tra i 34 e i 50 anni

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L’Università degli Studi Guglielmo Marconi, in collaborazione con Confindustria Lecce e I.S.P.A hanno presentato, presso la sede degli industriali, il progetto SkillUp, selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale.

Il progetto SkillUp è mirato allo sviluppo delle soft skill digitali (la capacità di identificare, salvare, organizzare, dare valore e condividere informazioni disponibili online sui social network e nelle comunità virtuali) di persone ai margini del mercato del lavoro, con particolare attenzione a coloro che si trovano in uno stato di disoccupazione o inattività lavorativa, con età compresa tra i 34 e i 50 anni, residenti in Puglia. L’obiettivo principale è garantire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di competenze digitali fondamentali.

Il percorso formativo è gratuito.

Il presidente di Confindustria Lecce, Valentino Nicolì, ha sottolineato l’importanza di iniziative come SkillUp nel promuovere la transizione digitale e creare nuove opportunità lavorative sul territorio: «Sono molto fiducioso circa la bontà e l’incisività di questo progetto che rappresenta un passo concreto verso la promozione dell’occupazione e lo sviluppo delle competenze digitali dei lavoratori. Confindustria Lecce, consapevole del proprio ruolo sociale, intende mettere in campo ogni iniziativa per favorire l’inclusione lavorativa e, in questo ambito, la formazione sulle soft skill digitali rappresenta un passo significativo verso concrete opportunità occupazionali».

Fabrizio Benvenuto, presidente della Sezione Grafica editoriale, ICT, Media, Comunicazione di Confindustria Lecce, ha evidenziato il ruolo cruciale delle soft skill digitali nell’attuale panorama lavorativo: «Le nostre aziende hanno sempre più bisogno di talenti e competenze per accrescere la propria competitività e stare al passo con il mercato. Credo che questa iniziativa possa portare nuova linfa, contribuendo allo stesso tempo a dare un futuro lavorativo a chi in questo momento è inattivo. Confindustria Lecce continua infatti ad investire sui giovani e sulla riconversione delle persone».

La project manager dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi, Flaminia Mammetti, ha delineato il piano di attività del progetto, che include la creazione e l’erogazione di un corso di formazione focalizzato sullo sviluppo delle soft skill digitali, workshop sulla ricerca di lavoro online, simulazioni di colloqui di lavoro virtuali e attività di promozione del progetto tra i potenziali beneficiari e gli stakeholder.

Stefania Tramacere, Direttore dell’I.S.P.A., ha evidenziato il ruolo chiave dell’ente nella realizzazione del progetto e ha sottolineato l’impegno nel supportare l’inserimento lavorativo dei partecipanti: «L’Associazione I.S.P.A. partecipa a Skill Up in qualità di Main Partner del progetto. L’ente opera dal 2001 a livello regionale e interregionale, con l’obiettivo di favorire l’orientamento e l’implementazione di iniziative legate alle politiche attive del lavoro, nonché la valorizzazione delle competenze professionali in tutti i settori produttivi. A tal proposito, I.S.P.A. si distingue in modo particolare per l’esperienza come ente di formazione in grado di organizzare corsi mirati a sviluppare le competenze di uomini e donne per percorsi lavorativi orientati ai bisogni e delle necessità delle imprese. Con il progetto Skill Up, l’obiettivo è quello di incentivare sempre più la formazione in ambito digitale, al fine di far progredire il tessuto produttivo del nostro territorio».

Infine, Sabino Martiradonna, project manager dell’I.S.P.A., ha illustrato le prospettive occupazionali per i beneficiari del progetto: «L’iniziativa SkillUp rappresenta un passo significativo verso l’inclusione digitale e l’empowerment lavorativo nella Regione Puglia. Con il suo focus sui Digital Soft Skills, il progetto non solo mira a fornire competenze essenziali per il mondo del lavoro moderno, ma anche a colmare il divario occupazionale per donne e uomini disoccupati o inattivi tra i 34 e i 50 anni. Con 240 beneficiari previsti, SkillUp si pone come un catalizzatore per il cambiamento, offrendo un percorso formativo su misura che promuove l’accesso e l’adattabilità nel mercato del lavoro digitale. Le attività formative saranno orientate da una parte all’acquisizione delle Soft Skills, ormai indispensabili per qualsiasi tipologia di lavoro; dall’altra al raggiungimento di un’adeguata conoscenza delle tecnologie digitali, al fine di formare lavoratori specializzati anche grazie all’ottenimento di certificazioni informatiche riconosciute».

La conferenza stampa ha anche visto la partecipazione di Alessandro Valenti, presidente dell’Accademia della Carità di Lecce, e delle imprese associate a Confindustria Lecce, che hanno confermato il loro sostegno al progetto SkillUp e alla sua missione di sviluppare le competenze digitali, promuovendo l’occupazione.

Il progetto potrà contare anche sul sostegno di: ITS Apulia Digital Maker, Job Italia Spa Agenzia per il Lavoro, Associazione Futura ed i Comuni di Mesagne, Nardò, Porto Cesareo, San Vito dei Normanni; con il supporto di: Arnia Soc. Coop., Essecubo srls, Garbit Srl, Whiroo Agency srls.

A margine della conferenza stampa, a sostegno dell’iniziativa, Luigi Mazzei, dirigente ARPAL Puglia ha comunicato che «la trasformazione digitale delle imprese sta generando un radicale cambiamento dei fabbisogni di capitale umano, che sempre di più deve lavorare in ambienti digitalizzati ed informatizzati. In questa dinamica, il digital divide, che è ancora presente in Puglia e nella nostra provincia, rischia di condannare i lavoratori ad una netta riduzione delle opportunità di ingresso, reingresso o permanenza nel mercato del lavoro. Ruolo dei servizi per l’impiego è anche quello di comprendere i mercati ed i sistemi produttivi locali per orientare meglio i molti utenti che si rivolgono ai nostri uffici per essere supportati ed accompagnati nella definizione di Piani di Azione Individualizzati che sappiano guidarli verso il potenziamento consapevole delle loro competenze e quindi delle opportunità di immettersi nel mercato del lavoro».

Il progetto è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale.

Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro.

È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese.

Per attuare i programmi del Fondo – che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare) – a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri.

Per maggiori informazioni www.fondorepubblicadigitale.it.

Per ulteriori informazioni: www.skillupformazione.it

Email: infoskillup.puglia@gmail.com

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