News & Salento
“Perché non mi fate votare?”
“Hanno impedito a mio figlio di votare”. La denuncia è di Luigi Siciliano, di Morciano di Leuca, infuriato perché a suo figlio “è stato negato un sacrosanto diritto”. Salvatore, 20 anni, affetto da sindrome di down, perfettamente integrato in tutti gli aspetti della vita sociale, aspettava con impazienza il giorno delle elezioni perché, come gli ha insegnato il papà, “è un momento importante, un diritto e un dovere per tutti i cittadini senza distinzioni di sorta”. Ma cos’è accaduto? “Come per le precedenti tornate elettorali”, racconta papà Luigi, “ci siamo recati dal medico messo a disposizione dall’Asl per i Comuni, per richiedere l’apposito certificato che consente a Salvatore di recarsi in cabina elettorale con un tutor, cioè il sottoscritto. Ma mentre per le Politiche del 2008 e per le Comunali e le Provinciali del 2009 non c’erano stati problemi, questa volta lo zelante medico ci ha negato il certificato. Ci ha detto”, prosegue inconsolabile il papà, “che per il rilascio di tale certificato la legge prevede che il beneficiario debba essere cieco o avere le mani amputate!”. Ha preso a cuore la situazione anche il dr Salvatore Cacciatore dell’Associazione Heidi di Tricase, che ha visto “crescere il ragazzo” e lo ha sostenuto in altre vicende che lo hanno interessato, come quella dell’eccessiva alternanza degli insegnati di sostegno durante la scuola: “Salvatore ci teneva tanto: ha sempre vissuto volentieri e con grande intensità tutti gli aspetti della società di cui si sente, a diritto, facente pienamente parte. Ci teneva tanto a partecipare con il suo voto”, aggiunge il dr Cacciatore, “e si possono ben comprendere quali siano le difficoltà psicologiche a cui il ragazzo con questo diniego è stato sottoposto. Vorrei proprio capire quali siano le motivazioni che hanno spinto il medico dell’Asl a rifiutare quel benedetto certificato”. E Giovanni, papà deluso, incalza: “Spero che alle prossime elezioni mi si dica chiaramente cosa devo fare perché mio figlio possa votare”.
Giuseppe Cerfeda
Appuntamenti
Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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